Giustizia, Molinari (Lega): "Non ho mai detto di volere pm assoggettati a Ministero, mie parole travisate"

"Trovo stupefacente che un ragionamento volto a stemperare le polemiche su uno scontro fra politica e magistratura sia stato riportato in senso diametralmente opposto".

(Prima Pagina News)
Lunedì 13 Maggio 2024
Roma - 13 mag 2024 (Prima Pagina News)

"Trovo stupefacente che un ragionamento volto a stemperare le polemiche su uno scontro fra politica e magistratura sia stato riportato in senso diametralmente opposto".

E' polemica dopo quanto dichiarato ieri, al programma di Rai3 "In mezz'ora", dal Capogruppo della Lega al Senato, Riccardo Molinari, in merito alla separazione delle carriere tra giudici e pm, in fase di studio da parte del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

“Il cittadino ha una sproporzione di mezzi rispetto allo Stato che lo accusa. Questo è il tema che ha posto il ministro Nordio e ha fatto bene a porlo. Come affrontarlo, con la separazione delle carriere, rivedendo l’obbligatorietà dell’azione penale, in altri Paesi le procure rispondono al Ministero della Giustizia, lo vedremo“, ha detto Molinari.

In seguito, le opposizioni sono partite all'attacco, accusando il governo di voler far sì che i pm vengano assoggettati al Ministero della Giustizia.

Quindi, in una nota, Molinari ha ritrattato in parte la sua dichiarazione: “Trovo stupefacente - ha detto - che un ragionamento volto a stemperare le polemiche su uno scontro fra politica e magistratura sia stato riportato in senso diametralmente opposto. A differenza di quanto riportato da alcuni quotidiani che hanno ripreso le mie dichiarazioni tv di ieri alla trasmissione ‘In Mezz’ora’ sulla giustizia, travisandole, preciso di non aver mai detto di auspicare che i pubblici ministeri debbano rispondere al ministero della Giustizia. Ho solo evidenziato un fatto, cioè che in altri Paesi europei e del mondo dove esiste il processo accusatorio, come in Italia, i pm rispondono al ministero, mentre oggi in Italia solo accennare all’ipotesi di separazione delle carriere viene dipinto come un inaccettabile attacco all’indipendenza della magistratura.

Ribadisco, invece, che oggi in Italia esiste soprattutto un evidente problema di sistema nella fase delle indagini preliminari e in particolare in relazione ai provvedimenti cautelari rispetto ai quali è necessario garantire maggiormente la tutela dei cittadini, in corretta applicazione dei principi costituzionali di presunzione di innocenza e di effettivo diritto alla difesa. 

Anche grande parte della magistratura penso sia disponibile a ragionare su come risolvere questo problema e su come completare la riforma del processo accusatorio dell’88 arrivando a effettive garanzie per l’individuo in ogni fase processuale. Il ministro Nordio ha sempre posto la questione in questi termini e riteniamo che sia il modo giusto di procedere, auspicando che le soluzioni migliori possano essere trovate senza scontri istituzionali, che di certo la Lega non vuole”, ha concluso Molinari.


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