Il Giorno della Memoria: riflettere per non dimenticare

Il 27 gennaio non è solo una data, ma un’occasione per ricordare le vittime dell'Olocausto, riflettere sugli orrori del passato e promuovere il valore universale della dignità umana.

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Lunedì 27 Gennaio 2025
Roma - 27 gen 2025 (Prima Pagina News)

Il 27 gennaio non è solo una data, ma un’occasione per ricordare le vittime dell'Olocausto, riflettere sugli orrori del passato e promuovere il valore universale della dignità umana.

Ogni anno, il 27 gennaio, il mondo si ferma per celebrare il Giorno della Memoria, una ricorrenza istituita per ricordare le vittime della Shoah e gli orrori perpetrati durante il periodo nazista. La scelta della data non è casuale: il 27 gennaio 1945, le truppe sovietiche liberarono il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, rivelando al mondo l’orrore dell’Olocausto.

Questa giornata rappresenta un invito a riflettere, a non dimenticare le atrocità che hanno colpito milioni di ebrei, rom, disabili, oppositori politici e altre minoranze perseguitate. Tuttavia, il Giorno della Memoria non è solo un momento di ricordo, ma una chiamata all’azione: educare le nuove generazioni, combattere il negazionismo e promuovere i diritti umani.

L'Olocausto non è un capitolo chiuso della storia, ma una ferita che continua a pulsare. Le testimonianze dei sopravvissuti, come quelle di Primo Levi, Elie Wiesel e tanti altri, ci ricordano l'importanza di preservare la memoria collettiva. "Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario", scriveva Levi, sottolineando l'obbligo morale di raccontare e tramandare.

Nelle scuole, nelle piazze e nelle istituzioni di tutto il mondo, il 27 gennaio è occasione per organizzare eventi, mostre e incontri. Attraverso film, libri e documentari, le storie personali delle vittime emergono con forza, umanizzando cifre altrimenti incomprensibili. Più di sei milioni di vite spezzate diventano, in questo modo, nomi, volti, sogni interrotti.

Ma il Giorno della Memoria non riguarda solo il passato: è un monito contro l'odio e l'intolleranza che ancora oggi minacciano la società. La crescita di movimenti estremisti, il razzismo e l'antisemitismo dimostrano che la lezione della storia non può essere data per scontata.

Per questo, ricordare è un atto rivoluzionario. È un modo per affermare che nessun essere umano può essere ridotto a un numero, che la dignità e i diritti non sono negoziabili. Celebrare il Giorno della Memoria significa impegnarsi a costruire un futuro in cui l'orrore dell'Olocausto non possa mai ripetersi.

Oggi, mentre accendiamo candele e deponiamo fiori in memoria delle vittime, prendiamoci un momento per riflettere su quanto ognuno di noi possa fare per rendere il mondo un luogo più giusto. Perché, come ci ricorda la storia, l’indifferenza può essere tanto devastante quanto l’odio.

Non dimenticare è il primo passo per costruire una società fondata sull’empatia, la giustizia e il rispetto.


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