Lega: "Dall'invasione dell'Ucraina, i rapporti tra noi e la Russia non hanno più alcun valore"
"La linea della Lega è confermata dai voti in Parlamento: dispiace che l’Aula debba perdere tempo per polemiche inutili e strumentali innescate dall’opposizione".
(Prima Pagina News)
Martedì 02 Aprile 2024
Roma - 02 apr 2024 (Prima Pagina News)
"La linea della Lega è confermata dai voti in Parlamento: dispiace che l’Aula debba perdere tempo per polemiche inutili e strumentali innescate dall’opposizione".
“La guerra ha totalmente cambiato i giudizi e i rapporti politici con la Russia, che prima dell’invasione era un importante interlocutore di tutti i governi italiani: lo dimostrano, per esempio, i 28 accordi multimiliardari siglati a Trieste nel novembre 2013 dall’esecutivo di Enrico Letta alla presenza di Vladimir Putin, la missione dell’allora premier Matteo Renzi a San Pietroburgo nel giugno 2016 per ‘intese da oltre un miliardo’, gli accordi di Sochi siglati dall’allora premier Paolo Gentiloni e Vladimir Putin nel maggio 2017, la missione in Russia del giugno 2017 dell’allora ministro Carlo Calenda per confermare contratti da almeno 4 miliardi.

Il tutto senza dimenticare che perfino importanti gruppi editoriali italiani hanno siglato accordi con la Russia per distribuire in Italia alcuni allegati”.

Così la Lega in una nota.

“Come già ribadito, i propositi di collaborazione puramente politica del 2017 tra la Lega e Russia unita non hanno più valore dopo l’invasione dell’Ucraina. Di più. Anche negli anni precedenti non c’erano state iniziative comuni. La linea della Lega è confermata dai voti in Parlamento: dispiace che l’Aula debba perdere tempo per polemiche inutili e strumentali innescate dall’opposizione”, conclude la nota.

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