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Il Santo Padre ha confermato provvisoriamente tutti gli incarichi.
Il Santo Padre ha confermato provvisoriamente tutti gli incarichi.
Si terrà domenica 18 maggio la messa di inizio Pontificato di Leone XIV. E' quanto fa sapere, in un comunicato, la Prefettura della Casa Pontificia, che ha diffuso il calendario con i primi impegni di Papa Prevost.
Domani ci sarà l'incontro con i Cardinali, mentre per domenica è in programma il primo Regina Coeli dalla Loggia Centrale di San Pietro. Quindi, lunedì il Papa incontrerà la stampa mondiale, mentre il 20 maggio ci sarà la presa di possesso della Basilica Papale di San Paolo Fuori le Mura e il 21 la prima udienza generale.
Poi, il 24 Prevost incontrerà la Curia Romana e i dipendenti del Vaticano, mentre domenica 25 ci saranno il Regina Caeli e la presa di possesso della Basilica Papale di San Giovanni in Laterano e quella della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore.
"Sua Santità Leone XIV ha espresso la volontà che i Capi e i Membri delle Istituzioni della Curia Romana, come pure i Segretari, nonché il Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, proseguano, provvisoriamente, nei rispettivi incarichi donec aliter provideatur (finché non si provvederà diversamente, ndr).
Il Santo Padre desidera, infatti, riservarsi un certo tempo per la riflessione, la preghiera e il dialogo, prima di qualunque nomina o conferma definitiva", ha fatto sapere la Sala Stampa Vaticana.
Oggi, intanto, il Santo Padre ha presieduto la Messa con tutti i Cardinali in Cappella Sistina. Ha aperto l'omelia parlando a braccio in inglese, per poi proseguire con testo in italiano: "Inizierò con una parola in inglese e il resto è in italiano, ma voglio ripetere le parole del Salmo Responsoriale: Canterò un cantico nuovo al Signore perché ha compiuto meraviglie e non solo con me, ma con tutti noi".
"Miei fratelli cardinali - ha continuato-, mentre celebriamo questa mattina, vi invito a riconoscere le meraviglie che il Signore ha compiuto, le benedizioni che il Signore continua a riversare su tutti noi".
"Attraverso il ministero di Pietro - ha detto ancora Papa Prevost -, voi mi avete chiamato a portare quella croce e ad essere benedetto con quella missione. E so di poter contare su ognuno di voi per camminare con me mentre continuiamo come Chiesa, come comunità di amici di Gesù, come credenti, ad annunciare la buona novella, ad annunciare il Vangelo, a dire che Cristo è il Figlio del Dio vivente".
"Anche oggi non sono pochi i contesti in cui la fede cristiana è ritenuta una cosa assurda, per persone deboli e poco intelligenti; contesti in cui ad essa si preferiscono altre sicurezze, come la tecnologia, il denaro, il successo, il potere, il piacere", ha detto, commentando il Vangelo nella sua prima messa da Papa.
"Si tratta di ambienti in cui non è facile testimoniare e annunciare il Vangelo e dove chi crede è deriso, osteggiato, disprezzato, o al massimo sopportato e compatito", ha proseguito.
"Anche oggi non mancano poi i contesti in cui Gesù, pur apprezzato come uomo, è ridotto solamente a una specie di leader carismatico o di superuomo, e ciò non solo tra i non credenti, ma anche tra molti battezzati, che finiscono così col vivere, a questo livello, in un ateismo di fatto", ha aggiunto.
A conclusione dell'omelia, il Papa ha indicato "un impegno irrinunciabile per chiunque nella Chiesa eserciti un ministero di autorità: sparire perché rimanga Cristo, farsi piccolo perché Lui sia conosciuto e glorificato (cfr Gv 3,30), spendersi fino in fondo perché a nessuno manchi l'opportunità di conoscerlo e amarlo". "Dio mi dia questa grazia, oggi e sempre, con l'aiuto della tenerissima intercessione di Maria Madre della Chiesa".