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“Senza democrazia non ci sono né libertà, né stato di diritto, né tutela dei diritti umani”.
“Senza democrazia non ci sono né libertà, né stato di diritto, né tutela dei diritti umani”.
Di Gianpiero Gamaleri
Angela Merkel, senz'altro una delle personalità politiche più rilevanti della nostra epoca, ha scelto per il suo libro di memorie un titolo icastico, la parola più importante del vocabolario politico e anche quella più incisiva in tutte le relazioni umane, la parola Libertà.
Un titolo coraggioso che potrebbe apparire anche enfatico se non rappresentasse effettivamente quella che è stata la linea guida di tutta la sua vita e di tutta la sua azione politica, la parola resa oggi più che mai discriminante e fondamentale di fronte all'incrudelirsi del mondo contemporaneo con “guerre a pezzi” e con ricorrenti violazioni dei diritti fondamentali della persona.
La narrazione si sviluppa in oltre 700 pagine e ha richiesto due anni di lavoro costante da parte dell'autrice per ripercorrere scrupolosamente tutte le tappe della sua vita e si incentra perciò necessariamente su quel momento fondamentale che è stato nel 1989 la caduta del Muro di Berlino. Fino ad allora la Merkel aveva vissuto nella parte orientale della Germania, nella DDR, Repubblica Democratica Tedesca, con la famiglia spezzata in due essendo rimasti molti congiunti all’Ovest, ad Amburgo. E non sott'ace assolutamente nelle sue memorie questa parte molto importante della sua vita, in cui ha espresso tutte le sue doti di volontà fino a diventare una scienziata, e in particolare nel campo della fisica quantistica. Un aspetto questo della sua vita passato inosservato nelle cronache quotidiane dominate dalla sua attività politica.
Ma ciò ha avuto un prezzo molto alto non solo perché è avvenuto nell'ambito di un regime totalitario orientato a sottomettere allo Stato ogni azione dei propri cittadini, ma anche perché ha subito tutte le discriminazioni derivanti dall'essere figlia di un pastore protestante considerato in quanto tale un soggetto dissidente da un regime ispirato al materialismo ateo. Commuove anche leggere il profilo che ella traccia di se stessa là dove si definisce anche una bambina povera e primitiva che mangiava le carote senza pulirle della terra. “Per 28 anni – ella scrive - il Muro di Berlino non aveva diviso solo noi e fatto soffrire i miei genitori. Sia a Est che a Ovest moltissime persone avevano subito la stessa sorte. Finalmente I soldati non potevano più impedire la libera circolazione- Che cosa sarebbe rimasto e che cosa no?”.
Nata ad Amburgo nel 1954 è stata eletta nel parlamento tedesco nel 1990. In quel passaggio cruciale della storia europea e del mondo Angela compie un passo ulteriore, quello dell'impegno politico che per gradi successivi la porterà al cancellierato tedesco dal 2005 al 2021, prima donna a ricoprire la carica più importante del paese.
Ma per tornare al tema principale, leggiamo le sue parole: "Che cos'è la libertà? questa domanda mi accompagna da sempre sul piano sia personale sia politico. Per me Libertà significa scoprire quali sono i miei limiti e superarli, significa non smettere di imparare, non essere costretta a fermarmi ma potere andare oltre anche dopo essermi ritirata dalla politica. Significa poter aprire un nuovo capitolo della mia vita.... La libertà necessita di condizioni democratiche, senza democrazia non ci sono né libertà, né stato di diritto, né tutela dei diritti umani. Se vogliamo vivere liberi dobbiamo difendere la nostra democrazia dalle minacce interne ed esterne. Possiamo riuscirci se collaboriamo, se uniamo le forze ognuno per sé e tutti insieme. La libertà, infatti, non può esistere solo per il singolo ma deve esistere per tutti... Viviamo in un'epoca in cui le possibilità digitali e i social media permettono più che mai di travestire la verità da menzogne e le menzogne da verità e questa opportunità viene sfruttata anche da persone che occupano posizioni di comando nelle democrazie. La vera Libertà però non persegue soltanto il vantaggio del singolo individuo.
La vera libertà non è solo la libertà da qualcosa, dalla dittatura, dall'ingiustizia, ma si manifesta anche nella responsabilità verso qualcosa verso il prossimo, verso il bene comune, verso la collettività”.
Ma soprattutto Angela Merkel non fa mistero del fatto che tutte le sue esperienze di studiosa prima e di politica dopo siano state ispirate da quei valori cristiani che aveva vissuto in famiglia e che l’avevano portata a resistere di fronte alle difficoltà di un regime dittatoriale prima e che la spingeranno poi a un impegno politico di eccezionale livello come Cancelliera per 16 anni della Repubblica Federale di Germania.