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Zaia: "Firmato lo stato d'emergenza".
Zaia: "Firmato lo stato d'emergenza".
Non accenna ad allentare la sua presa, il maltempo che sta imperversando in tutto il Nord Italia: nel Vicentino, la Protezione Civile ha diramato l'allerta rossa per possibili nuove perturbazioni. Allagamenti sono segnalati anche nel resto del Veneto, in particolare nel Padovano.
Un'alluvione di questo tipo, a metà maggio, "non ce l'aspettavamo", ha commentato il Governatore del Veneto, Luca Zaia, che ha firmato lo stato d'emergenza.
Problemi in Lombardia ed Emilia-Romagna, dove è stato registrato un aumento del livello del Po, che potrebbe continuare anche nelle prossime 24-36 ore. In Lombardia, inoltre, è stata prolungata l'allerta arancione per rischio idrogeologico e idraulico.
A Vicenza, il Comune ha avvisato i cittadini di non entrare negli interrati e di non spostarsi se non in caso di necessità. Alcune vie sono ancora allagate e, dunque, interrotte alla circolazione. La Protezione Civile ha diramato l'allerta di criticità idrogeologica e idraulica dalle 12 di oggi fino alle 12 di domani. Desta preoccupazione la situazione dei bacini di Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Basso Brenta-Bacchiglione, Livenza e Lemene.
"Siamo di fronte a fenomeni di precipitazioni eccezionali, che si sono abbattuti soprattutto nel Vicentino, nel Veronese e nel Padovano", ha dichiarato Zaia. L'apertura dei bacini di laminazione, ha proseguito il Governatore del Veneto, "ha permesso di evitare un disastro. Si sono registrate precipitazioni record: nella zona Pedemontana Vicentina e Veronese c'è stata una media 180 millimetri d'acqua, con punte di 229, in sole sei ore. Nella serata di giovedì abbiamo attivato l'Unità di Crisi. In mattinata ho poi firmato il decreto per la dichiarazione dello stato di emergenza per avversità meteo. Bombe d'acqua simili a maggio, in Veneto, non si erano mai viste".
Un'alluvione di questo tipo, a metà maggio, "non ce l'aspettavamo", ha poi evidenziato Zaia. "È un fenomeno eccezionale per la stagionalità e per le sue caratteristiche: acquazzoni intensi in pochissimo tempo, che non permettono uno sgombero dell'acqua superficiale di andarsene con velocità. Siamo in oggettiva difficoltà. Siamo di fronte a un fatto inusuale, non programmato".
"Avremo battaglia fino a domani e poi vediamo come si metterà, c'è la massima allerta", ha continuato il Presidente della Regione Veneto, secondo cui bisogna considerare come concausa l'azione, lungo gli argini, di animali come tassi e nutrie: "Lo sfondamento a Castelnuovo e Isola Vicentina ne è la dimostrazione. Senza voler male a questi animali, noi dobbiamo salvaguardare la vita dei cittadini".
Preoccupa anche il Po, i cui livelli sono in aumento in Lombardia e in Emilia-Romagna: secondo l'Agenzia Interregionale, potrebbero aumentare durante le prossime 24-36 ore, con valori vicini alla soglia 1 di criticità (ordinaria, colore giallo) tra Piacenza e Boretto.
A Milano e nei territori percorsi dal Lambro e dal Seveso continua l'allerta arancione, dovuta alla pioggia che continua a cadere con insistenza. Il Centro operativo comunale della Protezione civile sta effettuando il monitoraggio dei livelli dei due fiumi ed è attivo anche per coordinare gli interventi. Una parte della vasca di laminazione del Seveso è stata svuotata, per permettere, se necessario, di riempirsi delle acque del fiume, in modo da evitare esondazioni in città.
Il Comune ha ricordato alla cittadinanza che non bisogna sostare nelle aree a rischio esondazione, vicino ai sottopassi e sotto gli alberi e le impalcature di cantieri, dehors e tende. E' anche necessario mettere in sicurezza oggetti e vasi sui balconi e anche tutti i manufatti che le intemperie potrebbero spostare.