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A Biella, nel giro di tre giorni, è scesa la pioggia che di norma cade in sei mesi.
A Biella, nel giro di tre giorni, è scesa la pioggia che di norma cade in sei mesi.
Un uomo e suo figlio sono stati trovati senza vita nel Vicentino: i due erano caduti in una voragine a Valdagno (Vi), dopo essere stati travolti con la loro auto, una Fiat Ulisse, dalla piena del torrente Agno, avvenuta questa notte. Il corpo del padre, il 65enne Leone Francesco Nardon, è stato trovato nel bacino di laminazione di Trissino (Vicenza): era stato trascinato a valle dalla corrente dopo che la loro auto è caduta in una voragine su un ponte.
Secondo le prime informazioni disponibili, pare che i due stessero andando a Valdagno per portare aiuti ai soccorsi dopo aver saputo di molti allagamenti di cantine e piani bassi avvenuti durante la notte. I Vigili del Fuoco hanno trovato anche l'automobile. Il corpo di Francesco è stato recuperato poco dopo il ritrovamento di quello del padre.
"Arpa Piemonte ha disposto allerta gialla per valanghe sulle Alpi dalle Cozie alle Lepontine. Tempo stabile. Domani è atteso un nuovo primo peggioramento con precipitazioni moderate, anche a carattere di rovescio, sulle zone montane e pedemontane alpine; nel pomeriggio rovesci sparsi potranno arrivare anche la pianura. Quota neve a circa 1700-2000 m", fa sapere la Regione Piemonte.
Riunione straordinaria questa mattina della Giunta regionale del Piemonte, convocata dal presidente Alberto Cirio per verificare l’entità dei danni provocati dal maltempo di questi giorni e assumere i necessari provvedimenti. Successivamente il presidente ha avuto riunione in call con il ministro Musumeci e con il Governo per aggiornarlo sulla situazione e sugli ingenti danni.
Durante la riunione della Giunta è stato deciso uno stanziamento di 5 milioni di euro prelevati dal fondo di riserva come primo intervento di somma urgenza per consentire il ripristino dei danni. Secondo un primo censimento sono almeno 500 le frane che si sono verificate in tutto il Piemonte, causando in molti casi l’interruzione di strade e l’isolamento di centri abitati.
I tecnici della Regione sono al lavoro per completare i sopralluoghi e formulare così l’esatta mappatura. Va anche rilevato che il numero degli smottamenti potrebbe crescere nelle prossime ore, anche in considerazione delle ulteriori precipitazioni previste nei prossimi giorni. In queste ore inizierà anche il censimento dei danni subiti dalle produzioni agricole, che proseguiranno man mano che l’acqua si ritirerà dai campi tuttora allagati.
Gli ospedali hanno svolto normalmente la propria attività e non si sono verificate interruzioni dei servizi a parte qualche infiltrazione in alcune strutture e la sospensione temporanea, già rientrata, in una sala operatoria di Ivrea. Le squadre manutentive si sono infatti attivate per sistemare le criticità emerse e garantire così la piena operatività delle strutture. L’ospedale di Casale Monferrato ha preso in carico gli abitanti più fragili della frazione Terranova, evacuata in via precauzionale.
Il presidente Cirio e l’assessore Marco Gabusi hanno rilevato che “sul Piemonte si è abbattuta una perturbazione straordinaria, come testimoniano i 500 millimetri di pioggia caduti in poche ore su alcune zone circoscritte. I danni causati sono stati gravi, ma il fatto che la macchina della nostra Protezione civile si sia messa in moto tempestivamente sulla base alle precise previsioni meteorologiche di Arpa Piemonte ha consentito di garantire la sicurezza dei piemontesi, di prestare soccorso a chi era rimasto isolato ed evacuare in via precauzionale alcuni centri abitati, come accaduto a Borgosesia, Casale Monferrato, Collegno, Villadossola, Clavesana, nella bassa Valsusa e in Valcerrina, dove purtroppo una persona è deceduta”.
“Voglio pertanto ringraziare - ha proseguito Cirio - i sindaci, che hanno provveduto all’apertura di 300 Centri operativi comunali, i 3500 volontari del Coordinamento regionale di Protezione civile, del Corpo Antincendi boschivi, dei Carabinieri e della Croce Rossa, i Vigili del Fuoco e tutti coloro che si sono adoperati per fronteggiare la situazione”.
L’entità delle precipitazioni ha portato il presidente Cirio e l’assessore Gabusi a puntualizzare che “a consentire il contenimento dei danni sono stati i lavori effettuati in questi anni sulla pulizia dei fiumi, che abbiamo favorito semplificando le procedure, e sul contenimento dei versanti”.
"Già dagli inizi della prossima settimana, passata la perturbazione che interessa l'area ovest del Piemonte, i tecnici del nostro Dipartimento nazionale, in collaborazione con quelli della Regione, saranno all'opera per acquisire tutti gli elementi necessari alla definizione dell'istruttoria per la dichiarazione dello stato di emergenza. Si procederà con la massima celerità". E' quanto ha garantito il Ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, parlando con il Governatore piemontese, Alberto Cirio, per un aggiornamento sulle conseguenze del maltempo che ha travolto il Nord Italia.
Intanto, il Biellese riparte dopo l'emergenza. In questi ultimi tre giorni, la centralina di Oropa ha riscontrato la caduta di oltre 500 millimetri di pioggia, che è la quantità che, in media, cade in 6 mesi. I treni hanno ripreso a circolare: Rfi ha riferito che tutto è tornato alla normalità "dopo l'intervento dei tecnici che hanno liberato la linea e ripristinato la sua piena funzionalità". Anche l'energia elettrica sta tornando in quei paesi che, ieri, erano rimasti completamente al buio.
“Quanto accaduto stanotte nel Vicentino lungo l’asta dell’Agno, è un evento di portata eccezionale per violenza e quantità di acqua caduta. Il Veneto in questo venerdì santo piange due morti, papà e figlio, che stavano recandosi a dare una mano ai soccorritori a Valdagno ma per una tragica fatalità sono caduti in una voragine stradale aperta dalla violenza delle acque del fiume. La conta dei danni è pesantissima ma sarebbe stata anche peggiore se non avessimo aperto tre bacini di laminazione che hanno contenuto la piena dei fiumi nel Vicentino. Ancora una volta le opere realizzate in Veneto hanno salvato il territorio da conseguenze ben peggiori. Ho da poco firmato la richiesta di Stato di Emergenza”. Sono le parole del presidente Luca Zaia durante la conferenza stampa tenuta nella sede della Protezione Civile del Veneto, dove è stata analizzata l’eccezionale ondata di maltempo che ha causato due vittime a Valdagno, padre e figlio, caduti con l’auto in una voragine stradale e i cui corpi sono stati rinvenuti stamane 10 km più a valle, a Trissino.
“Rinnovo le condoglianze alla famiglia Nardon, gravata in questo venerdì santo dal lutto per la duplice perdita di Leone e Francesco, deceduti - secondo quanto si è potuto apprendere - durante la corsa per portare soccorso, in modo volontario, a chi era nel bisogno. L’areale maggiormente coinvolto è quello tra i comuni di Recoaro Terme, Valdagno, Cornedo Vicentino, Arzignano, Brogliano, Trissino – ha dichiarato Zaia -. Sono scesi oltre 100 mm di acqua in poco tempo, con picchi a Valli del Pasubio con 134 mm e a Staro 191 mm.
Al ponte di Brogliano il livello pluviometrico dell’Agno ha registrato il record storico con 273 cm. Grazie al Genio civile di Vicenza, sono stati aperti il bacino di Montebello alle 19.30 invasando oltre 4 milioni di metri cubi di acqua su una capacità di 6; il bacino di Trissino alle 20 con 1,8 milioni di metri cubi invasati (il 50% della capacità); il bacino di Caldogno che dalle 22.40 ha invasato 1,3 milioni di mc di acqua; oggi è parzialmente entrato in funzione quello sull’Orolo a Costabissara.
Ci sono, allo stato attuale, 7 persone evacuate a Valdagno, 3 a Trissino; a Cornedo stanotte son rimaste isolate 50 persone ma ora i volontari hanno riaperto la strada ed è tutto risolto”. Nell’emergenza sono state impiegate 16 squadre della Protezione civile del Veneto con 80 volontari; l’assessore Gianpaolo Bottacin si è recato sul posto e con lui i tecnici del Genio civile; i Vigili del Fuoco hanno gestito 150 richieste di soccorso nella notte dal Vicentino, 80 dal Veronese.
“I bacini di laminazione ci hanno salvato, ma è necessario che a Roma si faccia una scelta strategica e – come avvenuto in Veneto dopo la grande alluvione del 2010 – si investa nella difesa del suolo utilizzando fondi PNRR che già ci sarebbero. Abbiamo costruito 13 bacini, ora partiranno quelli di Pra’ dei Gai nel Trevigiano e di Breganze-Sandrigo. Poi si inizierà a realizzarne uno a Vighizzolo d’Este. Per il Piave, siamo in fase di progettazione; il fiume in regime di piena ha una portata di 5.000 metri cubi al secondo, è necessario arrivare al più presto a cantierare le opere di difesa idraulica. Segnalo anche un ulteriore, importante, elemento di debolezza, legato alle arginature. Abbiamo 5.000 chilometri di argini e molti di questi vengono indeboliti dalle tane degli animali. Le diaframmature hanno costi rilevanti, ne sono state realizzate molte, ma servono maggiori risorse”.
"Il meteo regionale prevede per oggi probabili precipitazioni sparse sulle zone montane e pedemontane. Fenomeni generalmente deboli che non escludono comunque qualche locale rovescio od occasionale temporale. Per la fine della giornata la situazione andrà a ristabilirsi con l’esaurimento dei fenomeni.
In montagna viene segnalato il limite della neve a circa 2000-2100 metri. Per la giornata di domani, le precipitazioni saranno generalmente assenti o, al più, si tratterà di fenomeni sporadici di debole intensità e a carattere discontinuo. Considerata la situazione, il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile della Regione Veneto ha dichiarato la fase operativa di “Preallarme” (allerta arancione) per criticità idraulica nel bacino Basso Brenta–Bacchiglione (PD-VI-VR-VE-TV) fino alle 14.00 di domani, sabato 19 aprile. L’allerta è riferita all'asta del sistema Agno-Guà-Fratta-Gorzone.
Nello stesso periodo, inoltre, è stata dichiarata la fase operativa di “Attenzione” (allerta Gialla) per criticità idraulica e idrogeologica nel bacino Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone (VI - BL - TV –VR) La stessa fase è dichiarata nel bacino Po, Fissero-Tartaro-CanalBianco e Basso Adige (RO-VR), per criticità idraulica riferita all'asta del fiume Po dalle ore 12.00 del 19 aprile", riferisce la Regione Veneto.
Ieri sera, nel Torinese, il rio Bellavalle e il torrente Leona sono esondati, provocando inondazioni e frane che hanno isolato alcune frazioni e interrotto la linea dell'acquedotto a San Sebastiano Po (Torino). Una frana ha bloccato la viabilità tra Castagneto Po e Chivasso, in entrambe le direzioni. Un'altra frana ha bloccato la statale 590 della Valcerrina a Lauriano. A Casale Monferrato, nell'Alessandrino, è stato allestito nella palestra Leardi un centro di accoglienza per 50 persone fatte evacuare dalla frazione Terranova.
Ancora nel Torinese, a Castellamonte, quindici persone sono state fatte evacuare dalle frazioni Case Ponzetti e Preparetto.
Sempre ieri sera, nella frazione Galli a Crescentino, nel Vercellese, quattro persone sono state tratte in salvo dopo essere rimaste isolate per l'esondazione della Dora Baltea. Erano rimaste bloccate nella loro cascina insieme ai loro cani e gatti, e non potevano uscire. I Vigili del Fuoco sono riusciti a portare tutti in un posto sicuro usando un gommone. Non ci sono feriti. Sul posto si sono recati anche la Protezione Civile e la Polizia.
Diverse frane, dopo le forti piogge della scorsa notte in Versilia, si sono abbattute sui territori collinari di Pietrasanta (Lucca). Al momento, le situazioni più problematiche sono state riscontrate a Valdicastello, Metati Rossi Alti e Bassi, Cerro Grosso (entrambi a Strettoia), Solaio e Vitoio, dove alcuni cedimenti stradali o smottamenti che hanno invaso la viabilità hanno isolato alcune case. La Protezione Civile, i Vigili del Fuoco e la Polizia Locale di Pietrasanta stanno raccogliendo tutte le segnalazioni, facendo sopralluoghi e rispondendo alle richieste di aiuto della popolazione. Ecco i numeri da contattare: Vigili del Fuoco - 112; Polizia Municipale di Pietrasanta - 0584 795400 (Per casi non urgenti); Urp comunale - 0584 7951.
Problemi anche a Ruosina di Seravezza, in Alta Versilia. A Camaiore ci sono state frane nella frazione Pieve. Sono in corso sopralluoghi da parte della protezione civile dei vari Comuni coinvolti in questa nuova emergenza.