“L’accesso all’acqua, è un diritto fondamentale, oggi troppo spesso a rischio, anche per effetto del cambiamento climatico che vede la desertificazione di aree sempre più estese del pianeta”.
Così il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, intervenendo alla Fao, a Roma, per la Giornata Mondiale dell'Alimentazione.
“La sfida per vincere la piaga della fame – un imperativo morale, prima ancora che socio-economico - può e deve essere vinta rimettendo al centro l’impegno multilaterale, la capacità delle Nazioni Unite di operare una sintesi efficace del capitale umano, tecnologico e finanziario dei singoli Stati impiegandolo laddove è più necessario, creando in tal modo uno sviluppo durevole”, prosegue Mattarella.
"La fame è causa concorrente o scatenante di violenze e anche di guerre, e contrastarla è una preziosa opera di pace", evidenzia. “È un compito difficile e complesso, che richiede consapevolezza da parte dei decisori a cui far seguito con un impegno coordinato di tutti”, continua.
"L'insicurezza alimentare non è solo scarsità di cibo: è anche mancato accesso all’acqua e la Giornata mondiale dell’alimentazione di quest’anno è, opportunamente, dedicata proprio a questo aspetto. Oggi la sua scarsità o assenza è sempre più alla radice di povertà e conflitti e richiede di affrontare con determinazione e altrettanto ingegno la gestione sostenibile di un bene essenziale, che è al tempo stesso strumento di pace e moltiplicatore di benessere”, dice ancora Mattarella.
“E’ un delitto trasformare cibo e acqua in strumenti di conflitto”, evidenzia ancora il Presidente della Repubblica. “Al contrario, sono testimonianza della indivisibilità del destino dell'umanità. Il diritto al cibo e all'acqua sono iscritti dentro un più ampio diritto alla vita, e sorreggono un'idea di "sicurezza umana" che richiede cooperazione”.
“Il numero di quanti soffrono di malnutrizione è in aumento e ci restituisce l’immagine di un mondo in preoccupante ritardo nel perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, quadro di riferimento dei traguardi che la Comunità internazionale si è data per rendere sostenibile la vita sul pianeta”, aggiunge.
Ottenere questa "sostenibilità" oggi, dice ancora il Capo dello Stato, “non solo combattere la fame nel presente, ma impegnarsi per sradicare le cause che ne sono all’origine: penso alla perdurante difficoltà di alcune regioni del mondo di uscire dalla spirale della povertà, ai numerosi conflitti, con il loro bagaglio di crisi umanitarie sempre più protratte nel tempo; all’intensità e frequenza delle catastrofi naturali causate da un cambiamento climatico, che già oggi sta condizionando ogni aspetto della nostra vita, devastando interi territori e mietendo vittime. Ne sono tragica testimonianza le ultime inondazioni di Derna in Libia”.
“La Giornata Mondiale dell'Alimentazione è occasione di stimolo per l’intera Comunità internazionale e sollecita in particolare i Paesi più prosperi a moltiplicare i loro sforzi per porre fine alla fame nel mondo e garantire a milioni di esseri umani un equo accesso al cibo”, aggiunge.
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