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Rubio: "L'annessione della Cisgiordania da parte di Israele minaccia il processo di pace in Medio Oriente".
Rubio: "L'annessione della Cisgiordania da parte di Israele minaccia il processo di pace in Medio Oriente".
Dovrebbero essere consegnati stasera entro le 21, da parte di Hamas, i cadaveri di altri due ostaggi israeliani portati a Gaza il 7 ottobre 2023, a seguito dell'attacco contro Israele. Lo hanno fatto sapere i media israeliani.
Secondo quanto riferito da un funzionario di Tel Aviv, ripreso dai media, ha dichiarato che i fondamentalisti palestinesi non sono a conoscenza della posizione di 5 dei 13 cadaveri di ostaggi ancora nella Striscia. Stanno “giocando e prende tempo, al fine di estendere il cessate il fuoco senza raggiungere la seconda fase dell’accordo, che richiede che si disarmi”.
Secondo quanto previsto dal cessate il fuoco in vigore da due settimane, Hamas deve restituire tutti gli ostaggi, ma 13 cadaveri sono ancora nella Striscia, e Hamas afferma di avere difficoltà a recuperarli, a causa della devastazione seguita alla guerra.
“L’annessione della Cisgiordania” a Israele “rappresenterebbe una minaccia per l’intero processo di pace” in Medio Oriente. Così il segretario di Stato americano, Marco Rubio, in visita alla base militare Usa di Kiryat Gat, nel sud di Israele, istituita con l'obiettivo di monitorare il cessate il fuoco e l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. “Se Hamas rifiuta di disarmarsi, sarà una violazione dell’accordo” di pace, ha aggiunto Rubio.
“Israele sta rispettando i suoi impegni. Speriamo di creare le condizioni affinché Hamas non abbia alcun controllo sulla popolazione”, ha continuato, ammettendo che sarà necessario del tempo. “Questo non accadrà la prossima settimana. Ma vogliamo creare le condizioni affinché la gente non abbia paura di Hamas”, ha proseguito Rubio.
Gli Usa stanno “costruendo una forza di stabilizzazione – per Gaza – che includa tutti i paesi che offrono forze e risorse. Stiamo sviluppando il mandato appropriato, sia attraverso le Nazioni Unite che tramite un’altra entità”, ha detto ancora il segretario di Stato, aggiungendo che l’obiettivo è “garantire il mantenimento del cessate il fuoco e che la popolazione riceva aiuti senza saccheggi, e creare le condizioni per l’ingresso della forza di stabilizzazione in modo da poter procedere con la ricostruzione”. Inoltre, “non esiste un piano B, questo è il piano migliore”.
Per quanto riguarda il coinvolgimento della Turchia nella forza di stabilizzazione, Rubio ha detto che "la forza internazionale sarà composta da Paesi con cui Israele si sente a suo agio". La base di Kiryat Gat “include più di 24 paesi, comprese nazioni musulmane che si sono impegnate a non far sì che Gaza sia controllata da Hamas”, ha spiegato Rubio.
Per Israele, Hamas può restituire i corpi di almeno 10 dei 13 ostaggi ancora a Gaza. E' quello che è emerso ieri, nel corso dell'incontro, a Tel Aviv, tra il vicepresidente statunitense J.D. Vance, e alti funzionari della difesa israeliana, tra cui il ministro della Difesa, Israel Katz, e il capo di stato maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf), Eyal Zamir. E' quanto riferisce l'emittente pubblica Kan.
Secondo l'intelligence delle Idf, i fondamentalisti possono restituire i corpi anche prima dell'intervento di forze internazionali. In passato, però, è stato segnalato che Hamas potrebbe non riuscire a individuare tutti i cadaveri. Prima della tregua, i fondamentalisti avevano 28 corpi: finora ne sono stati restituiti 15, mentre altri 20 ostaggi sono stati riconsegnati ancora in vita.
Washington e i suoi alleati stanno facendo “buoni progressi” nel completamento della prima fase del cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Così il segretario di Stato, Marco Rubio, dopo aver incontrato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Il motivo delle visite dei funzionari di Washington, tra cui quella del vicepresidente J. D. Vance, ha spiegato ancora Rubio, è che “il presidente ha fatto di questo una priorità assoluta”.
“È incredibile che in soli sette o otto giorni siano stati messi in atto tutti i sistemi”, ha continuato, precisando che nessuno si fa “fa illusioni”, perché “c’è ancora molto lavoro da fare e risultati più grandi da raggiungere”. “Siamo molto positivi e fiduciosi che arriveremo agli obiettivi nonostante ostacoli sostanziali. Ci arriveremo”, ha proseguito Rubio.
Dall'altra parte, Netanyahu ha detto che le visite di Vance, Rubio e degli inviati Usa Steve Witkoff e Jared Kushner sono “un cerchio di fiducia e collaborazione. Lei è stato un amico straordinario di Israele. Ora ci aspettano giorni decisivi. Vogliamo promuovere la pace, abbiamo ancora problemi di sicurezza, ma penso che possiamo lavorare insieme e, lavorando insieme, affrontare le sfide e cogliere le opportunità”.
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