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"In Ucraina serve una pace non fragile e temporanea. L’impegno di tutti è gettare le basi di una pace giusta e duratura".
"In Ucraina serve una pace non fragile e temporanea. L’impegno di tutti è gettare le basi di una pace giusta e duratura".
La Svezia è tra i Paesi “che stanno supportando la posizione del governo italiano di fronte alla Corte di giustizia europea sulla questione dei Paesi sicuri” e il “protocollo d’Italia Albania” perché la questione dei Paesi sicuri è cruciale, non solamente per l’Italia, non solamente per il protocollo d’Italia Albania: è cruciale per riuscire a portare avanti una politica europea sui migranti che sia più efficace”.
Così la premier Giorgia Meloni, in conferenza stampa congiunta con l'omologo svedese Ulf Kristersson, a Palazzo Chigi.
Per quanto riguarda l'Ucraina, ha aggiunto Meloni, “serve una pace non fragile e temporanea. L’impegno di tutti è gettare le basi di una pace giusta e duratura in Ucraina” per “una pace giusta e duratura” che può esserci “solo con adeguate garanzie” per Kiev.
Nell'ambito della Difesa, “dobbiamo spendere di più e riuscire a incrementare gli investimenti. La scelta annunciata da Ursula von der Leyen di escludere dal Patto di stabilità le spese nella difesa è un primo passo, ora devono seguire anche altre soluzioni”.
“La Nato rimane ancora di più, dopo l’ingresso della Svezia e della Finlandia, la pietra angolare della nostra sicurezza, ma deve anche avere oggi un approccio che sia più possibile un approccio a 360 gradi. Sicurezza significa certamente difesa e questo vuol dire che l’Europa deve avere il coraggio di lavorare in maniera concreta per consolidare quel pilastro europeo dell’alleanza atlantica del quale si parla da molto tempo e che deve affiancarsi al pilastro nord americano in un’ottica di complementarietà strategica”, ha proseguito la premier.
Tra Roma e Stoccolma, ha aggiunto, “ci sono ampi margini di collaborazione anche a livello bilaterale, penso in particolare all’industria della difesa, alla cooperazione tecnico-scientifica e allo spazio”.
Per Meloni “quello della sicurezza delle infrastrutture critiche sottomarine è un tema che ci dimostra come Mediterraneo e Baltico non siano poi cosi lontani”. “Gli ultimi eventi preoccupanti ci dicono quanto sia importante lavorare insieme in un ambito in cui l’Italia può mettere a disposizione una particolare competenza e know-how”, ha evidenziato.
“La presidente Meloni ha avuto un ruolo da leader nel dibattito europeo sull’immigrazione”, ha detto, da parte sua, il premier svedese Ulf Kristersson, evidenziando l'operato di Meloni per “preservare un legame transatlantico più̀ stretto possibile”, in tempi “molto difficili”.
“Sei stata uno dei primi leader europei a visitare la Svezia”, ha poi ricordato il premier svedese, che ha anche citato le “ottime discussioni” avute negli ultimi anni.
Roma e Stoccolma conoscono “fin troppo bene” le conseguenze negative di una massiccia immigrazione irregolare, per questo “stiamo cambiando le nostre politiche nazionali”, operando “con fermezza anche in ambito Ue”, ha aggiunto il premier svedese.
In Svezia, ha poi spiegato Kristersson, “vediamo ora alcuni risultati” del cambiamento delle politiche migratorie, con le richieste d'asilo ai minimi dal 1997.
Il premier svedese ha poi ricordato che il Patto migrazione e asilo è stato adottato proprio durante il semestre presieduto da Stoccolma, ed è stato “un primo passo positivo”.
Per conservare la libertà di circolazione nell'Ue, ha aggiunto, “è necessario rafforzare la sicurezza delle frontiere esterne dell’Ue. Riteniamo inaccettabile che solo il 20 per cento” di chi è raggiunto da un ordine di espulsione dall'Ue lasci effettivamente il territorio, ha detto ancora Kristersson, augurandosi che ci sia “un aumento dei rimpatri e della cooperazione con i Paesi terzi”.
La Svezia nel Nord Europa e l’Italia a Sud possono ottenere molti risultati nella cooperazione per fronteggiare le sfide che l'immigrazione comporta, che sono “di comune interesse”, ha detto ancora Kristersson, secondo cui “la sicurezza internazionale e quella interna sono temi “che colpiscono i cittadini. Condividiamo la visione dell’Italia sulle sfide migratorie”, per la quale serve “un’azione coordinata”.
Stoccolma, ha poi annunciato il premier, è pronta a prendere parte al Processo di Roma. Per Kristersson, il fenomeno migratorio deve anche essere accompagnato dal sostegno allo sviluppo.