Omicidio Sharon Verzeni: strade chiuse a Terno d'Isola, in corso le ricerche dell'arma

I Carabinieri stanno cercando l'arma con i metal detector nei tombini e nelle aiuole di Via Castegnate e delle strade limitrofi.

(Prima Pagina News)
Mercoledì 28 Agosto 2024
Bergamo - 28 ago 2024 (Prima Pagina News)

I Carabinieri stanno cercando l'arma con i metal detector nei tombini e nelle aiuole di Via Castegnate e delle strade limitrofi.

Strade chiuse da questa mattina a Terno d'Isola per permettere ai Carabinieri di cercare l'arma con cui è stata uccisa Sharon Verzeni, la 33enne accoltellata nella notte tra il 29 e il 30 luglio in Via Castegnate, mentre si trovava a passeggio.

I militari stanno cercando l'arma con i metal detector nei tombini e nelle aiuole della strada dove è avvenuto l'omicidio e in quelle limitrofe.

Nelle scorse settimane sono stati posti sotto sequestro diversi coltelli durante le perquisizioni ai pregiudicati del posto: sono ancora sotto esame da parte del Ris, ma nessuna di queste sarebbe stata utilizzata per commettere l'omicidio.

Le indagini, condotte da quasi un mese con personale specializzato e le tecnologie più avanzate anche per l'esame delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, fino ad ora non hanno portato a identificare l'omicida.

"Non pensiamo a qualcuno che conosciamo. Se avessimo in mente un nome lo avremmo detto subito ai carabinieri e, probabilmente, tutto questo sarebbe già finito", ha detto il compagno di Sharon, Sergio Ruocco, in un'intervista rilasciata a La Stampa e La Repubblica, in merito al suo ritorno a casa dopo aver ripreso il lavoro, in seguito alla morte della donna.

Di ipotesi "ne abbiamo fatte mille ma non riusciamo a capire. Nessuno poteva volere del male a Sharon. Abbiamo pensato che l'abbiano scambiata per un'altra persona", ha proseguito, aggiungendo di aver ipotizzato che a uccidere la 33enne potrebbe essere stato un cliente del bar dove lavorava, "che può averle dato fastidio" anche se "non mi aveva mai detto niente del genere e io non l'ho mai percepito".

Ruocco, che non è iscritto nel registro degli indagati, ha riaffermato di non avere bisogno di essere assistito da avvocati e che dai Carabinieri "torno tutte le volte che mi chiamano" e "sono pronto a farlo ancora se posso dare una mano alle indagini".


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