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"L'infanzia negata è un grido silenzioso che denuncia l'iniquità del sistema economico, la criminalità delle guerre, la mancanza di cure mediche e di educazione scolastica".
"L'infanzia negata è un grido silenzioso che denuncia l'iniquità del sistema economico, la criminalità delle guerre, la mancanza di cure mediche e di educazione scolastica".
I bambini sono vittime di guerre, povertà e migrazioni. "Come è possibile che la vita di un bambino debba finire così? No. Non è accettabile e dobbiamo resistere all'assuefazione". Così Papa Francesco, in apertura al Summit sui Diritti dei Bambini.
"L'infanzia negata - ha evidenziato il Santo Padre - è un grido silenzioso che denuncia l'iniquità del sistema economico, la criminalità delle guerre, la mancanza di cure mediche e di educazione scolastica. La somma di queste ingiustizie pesa soprattutto sui più piccoli e più deboli".
"Oggi siamo qui per dire che non vogliamo che tutto questo diventi una nuova normalità. Non possiamo accettare di abituarci".
"Nulla - ha sottolineato ancora Francesco - vale la vita di un bambino". "Non è accettabile ciò che purtroppo negli ultimi tempi abbiamo visto quasi ogni giorno, cioè bambini che muoiono sotto le bombe, sacrificati agli idoli del potere, dell'ideologia, degli interessi nazionalistici. In realtà, nulla vale la vita di un bambino. Uccidere i piccoli significa negare il futuro. In alcuni casi i minori stessi sono costretti a combattere sotto l'effetto di droghe. Anche nei Paesi dove non c'è la guerra, la violenza tra bande criminali diventa altrettanto micidiale per i ragazzi e spesso li lascia orfani ed emarginati", ha continuato.