RAI AL LIMITE: “Senza nuove assunzioni il servizio pubblico va in blackout”

Il sindacato CISAL COMUNICAZIONE accusa: graduatorie ferme, organici ridotti e reparti di messa in onda al collasso. Chiesto un intervento immediato dei vertici per salvaguardare qualità e continuità.

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Lunedì 19 Maggio 2025
Roma - 19 mag 2025 (Prima Pagina News)

Il sindacato CISAL COMUNICAZIONE accusa: graduatorie ferme, organici ridotti e reparti di messa in onda al collasso. Chiesto un intervento immediato dei vertici per salvaguardare qualità e continuità.

Una scintilla rischia di trasformarsi in incendio dentro Viale Mazzini: la CISAL COMUNICAZIONE RAI lancia l’ennesimo, durissimo allarme sulla gestione delle risorse umane dell’azienda di servizio pubblico. Il sindacato denuncia l’impasse che blocca l’ingresso degli idonei già selezionati, mentre le redazioni e, soprattutto, i reparti di messa in onda convivono con organici ridotti all’osso.

Le graduatorie per sostituire il personale cessato sono pronte da mesi, eppure – sottolinea la CISAL – l’azienda non le utilizza. Il risultato? Turni massacranti, ferie sospese, straordinari cronici. Un paradosso che smentisce nei fatti i proclami su innovazione e centralità delle persone.

Non si tratta di un dettaglio tecnico: la messa in onda è il cuore dell’offerta RAI. Con squadre ridotte, ogni imprevisto diventa potenzialmente un buco di palinsesto. Se arriveranno disservizi – avverte il sindacato – la responsabilità politica e gestionale ricadrà sui vertici, non su chi tiene in piedi il servizio con professionalità e senso del dovere.

La CISAL richiama la Rai al “ricambio generazionale e professionale”, ricordando che gli investimenti già sostenuti per selezione e formazione rischiano di andare in fumo. In un contesto di transizione digitale e competizione globale, ignorare il fattore‑persone significa ipotecare la missione pubblica stessa.

Il sindacato chiede “un’assunzione di responsabilità concreta, trasparente, partecipata”. L’obiettivo è chiaro: colmare le carenze strutturali, riequilibrare domanda di produzione e forza lavoro, garantire qualità e sostenibilità del servizio radiotelevisivo.

La Segreteria Nazionale CISAL COMUNICAZIONE promette battaglia: “Continueremo a rivendicare una gestione lungimirante, rispettosa del lavoro e coerente con i principi del servizio pubblico”. Per la Rai, il conto alla rovescia è iniziato.


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