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Il Ministro: "Non c'è nessun caso Giuli, è ampiamente sopravvalutato il legittimo chiacchiericcio mediatico".
Il Ministro: "Non c'è nessun caso Giuli, è ampiamente sopravvalutato il legittimo chiacchiericcio mediatico".
Non si fermano le polemiche e le indiscrezioni, in seguito alle dimissioni rassegnate ieri da Francesco Spano dal ruolo di Capo di Gabinetto del MiC.
"La vicenda Spano è una piccola parte dell'inchiesta in onda domenica a Report", ha dichiarato il conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, intervenendo ai microfoni del programma di Rai Radio 1 "Un Giorno da Pecora", precisando che "c'è un altro caso che riguarda Giuli".
"Dopo quello che mostreremo qualcuno che non lo ama in Fratelli d'Italia può trarne forza - ha aggiunto -. Il problema è: in base a quali requisiti Giuli è stato nominato ministro? Mostreremo alcune cose che ha fatto in passato, come ha gestito il Maxxi e il suo ruolo in questo secondo caso Boccia.C'è un altro caso simile al caso Boccia che non riguarda Spano, ma un ruolo che avuto anche Giuli".
"La presidenza Maxxi targata Giuli: Un flop?", è il titolo dell'inchiesta, che andrà in onda domenica, alle ore 20:30, su Rai3, pubblicata sui profili social del programma.
Il Maxxi di Roma, spiega la redazione del programma nel post che accompagna il video, "ha aperto le porte nel 2010. In pochi anni si è affermato come uno dei più importanti musei di arte contemporanea in Italia, con oltre 300mila biglietti venduti nel 2022. Numeri che però sono crollati durante la presidenza di Alessandro Giuli.
Nel 2023, gli incassi dei biglietti sono diminuiti del 30% rispetto all'anno precedente, quando presidente era Giovanna Melandri", da 2,5 milioni di euro a 1,9 milioni.
"Non se la passerebbe meglio il bilancio delle sponsorizzazioni: i soldi che i privati hanno dato al Maxxi per pagare mostre ed eventi sono passati da 1,2 milioni del 2022 a 600mila euro con Giuli".
All'autore dell'inchiesta, Giorgio Mottola, il Ministro Giuli ha risposto: "I conti si fanno alla fine. Dovete ricordare, o potete ricordare, fate come volete, che al momento del mio insediamento ho ricevuto in eredità una programmazione che ho lasciato arrivare a conclusione. Come diceva qualcuno, i conti si fanno alla fine".
"Non c'è nessun caso Giuli, è ampiamente sopravvalutato il legittimo chiacchiericcio mediatico", ha aggiunto, per poi affermare di sentirsi "sostenuto dalla maggioranza. Lo testimoniano le dichiarazioni e i miei rapporti quotidiani con il Governo e con il partito di maggioranza. C'è un rapporto di concordia e di volontà di andare avanti, con forza, condivisione e serenità", ha concluso Giuli.