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Nel cuore dei Parioli, un edificio in costruzione solleva preoccupazioni tra i residenti: infiltrazioni d’acqua e timori strutturali. Presentato un esposto alla Procura con richieste di sospensione dei lavori.
Nel cuore dei Parioli, un edificio in costruzione solleva preoccupazioni tra i residenti: infiltrazioni d’acqua e timori strutturali. Presentato un esposto alla Procura con richieste di sospensione dei lavori.
Un edificio di sei piani in costruzione in via Petrolini 2 ha acceso la protesta dei residenti di uno dei quartieri più prestigiosi della Capitale. Non si tratta solo di un presunto scempio architettonico — da qui il soprannome “ecomostro” — ma di una situazione che desta forte preoccupazione per la presunta mancanza di sicurezza nei cantieri, le incongruenze urbanistiche e una gestione che solleva gravi dubbi sul rispetto delle leggi edilizie e del codice del lavoro.
Il 21 luglio una copiosa perdita d’acqua ha invaso la strada davanti al cantiere. Le immagini video e fotografiche, circolate sui social e inviate alle autorità, mostrano una fuoriuscita d’acqua dal sottosuolo che ha saturato il terreno, con potenziali conseguenze su palazzi e infrastrutture limitrofe. I cittadini temono un nuovo caso come quello della voragine della Balduina del 2018, causata proprio da lavori edilizi mal gestiti.
Le associazioni di quartiere hanno prontamente depositato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, coinvolgendo anche Comune, Protezione Civile e Vigili del Fuoco. Nel documento si richiede la sospensione urgente dei lavori e un sopralluogo tecnico per verificare eventuali pericoli per la pubblica incolumità.
Ma ciò che preoccupa ancor di più è la sicurezza sul luogo di lavoro che i residenti pare abbiano documentato con foto e video girati sul posto.
Secondo il D.Lgs. 81/2008, la normativa italiana sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, ogni cantiere deve prevedere un piano di sicurezza, dispositivi di protezione individuale (DPI), coordinatori per la sicurezza e controlli frequenti. Nulla di tutto ciò è stato evidenziato nel cantiere di via Petrolini, come segnalato dai residenti e riportato nelle denunce.
“Non siamo contrari al progresso o alla rigenerazione urbana, ma qui si sta costruendo nell’ombra, senza trasparenza e senza alcun rispetto per la sicurezza di chi lavora e di chi abita intorno”, afferma uno dei portavoce dei residenti. “Quello che vediamo ogni giorno è un cantiere insicuro, che rappresenta un rischio concreto per la collettività”.
Tra le richieste principali dei residenti: sospensione immediata dei lavori fino a nuova verifica tecnica; accertamenti sull’origine e la validità dei permessi edilizi; intervento della ASL e dell’Ispettorato del Lavoro per verificare il rispetto delle normative di sicurezza; avvio di indagini da parte della Procura per accertare eventuali profili penali
Il caso del cantiere di via Petrolini ai Parioli sta diventando un simbolo di ciò che può accadere quando urbanistica selvaggia e presunta mancanza di sicurezza sul lavoro si intrecciano. I residenti chiedono risposte.