Sei sicuro di voler sbloccare questo articolo?
Iniziativa di FdI. Pd: "Scelta misogina". L'Assessore Lucarelli: "Delibera pericolosa".
Iniziativa di FdI. Pd: "Scelta misogina". L'Assessore Lucarelli: "Delibera pericolosa".
Scoppia la polemica, a Roma, in merito all'apertura di uno sportello d'ascolto per uomini vittime di violenza nel Municipio VI, quello di Tor Bella Monaca, l'unico guidato dal centrodestra, capitanato da FdI.
Ad aprire la polemica, a seguito della direttiva del minisindaco Nicola Franco che prevede la creazione di uno sportello per gli uomini maltrattati, è stato l'Assessore capitolino alle Pari Opportunità, Monica Lucarelli, a cui hanno fatto seguito il Pd e alcune associazioni.
Da parte sua, Franco ha rispedito le accuse al mittente, parlando di "follia ideologica" e spiegando che questo fenomeno è "sottovalutato e sottodimensionato" e che lo sportello, aperto in una sede municipale decentrata, è un "servizio alla persona" totalmente gratuito. "Lo sportello è un servizio alla persona non esclude il lavoro che va fatto a tutela delle donne e contro la violenza di genere - ha detto Franco -. Noi siamo un ente e ci dobbiamo occupare delle persone. Innanzitutto".
Secondo l'Assessore Lucarelli, invece, questa è una "delibera pericolosa, una teoria ascientifica, una ferita inferta alle donne". Appellandosi alla Ministra Eugenia Roccella e alla Presidente Giorgia Meloni "che su questo tema hanno più volte mostrato attenzione e sensibilità", l'Assessore ha chiesto che si intervenga "con nettezza", visto che si tratta di "un atto politico e ideologico di gravità estrema , in contrasto con ogni principio di tutela delle donne e in violazione diretta del Libro Bianco".
Secondo la senatrice del Pd e vicepresidente della commissione bicamerale sul femminicidio Cecilia D'Elia, "siamo di fronte ad una lettura mistificante, provocatoria e misogina della violenza di genere".
"In un Paese in cui ogni tre giorni una donna viene uccisa da un uomo, c'era evidentemente bisogno - secondo loro - di riequilibrare la narrazione. Un paradosso grottesco, se non fosse tragico", ha dichiarato, invece, la deputata Michela Di Biase.
Anche Differenza Donna condanna l'apertura dello sportello: "L’intento di questa direttiva si legge in un comunicato - è delegittimare la battaglia delle donne contro la violenza di genere nei confronti delle donne, mettendo in discussione l’esistenza stessa di questa violenza e relativizzandola come “violenza senza genere”. Questo approccio cancella la dimensione strutturale patriarcale della violenza riconosciuta tale da tutti gli organismi sovranazionali e alimenta la confusione nell’opinione pubblica, vanificando decenni di lavoro politico, giuridico e sociale portato avanti dai Centri antiviolenza".
"Rigettiamo con decisione ogni iniziativa che, sotto l’apparenza dell’equità, agisce per mistificare le condotte maltrattanti maschili e per ridimensionare il riconoscimento della violenza di genere nei confronti delle donne, ostacolando le politiche pubbliche di prevenzione e protezione fondate sull’analisi strutturale e di genere.
Chiediamo alle istituzioni democratiche, locali e nazionali, di non farsi strumento di campagne negazioniste e reazionarie, ma di continuare a sostenere, con risorse adeguate e azioni fondate sui diritti umani, il lavoro dei Centri antiviolenza femministi e la piena attuazione degli obblighi sanciti dalla Convenzione di Istanbul, che resta il principale strumento internazionale per contrastare la violenza di genere nei confronti delle donne", conclude Differenza Donna.
APPUNTAMENTI IN AGENDA