Sciopero dei metalmeccanici: migliaia di manifestanti in piazza

Palombella (Uilm): "Chiediamo il riavvio della trattativa per rinnovare il contratto di lavoro".

(Prima Pagina News)
Venerdì 28 Marzo 2025
Roma - 28 mar 2025 (Prima Pagina News)

Palombella (Uilm): "Chiediamo il riavvio della trattativa per rinnovare il contratto di lavoro".

E' iniziato lo sciopero dei metalmeccanici per chiedere la riapertura della trattativa sui contratti di lavoro che, secondo quanto riferiscono in una nota congiunta Fim, Fiom, e Uilm, è bloccata dallo scorso 12 novembre.

“Noi abbiamo voluto continuare a manifestare e deciso di essere a Napoli e in Campania, realtà economiche importanti che però in questo momento stanno subendo una grande crisi industriale. Il nostro rinnovo contrattuale non è un semplice rinnovo, punta a porre un problema importante, quello della transizione ecologica, delle crisi industriali, temi dei quali purtroppo in questo momento il governo e le imprese non si stanno interessando”, ha dichiarato, a Napoli, il Segretario Generale della Uilm, Rocco Palombella.

“I lavoratori – ha evidenziato – non stanno facendo una scampagnata, con la lotta perdono salario. Ma noi andremo avanti e non ci fermeremo. Il governo non può non interessarsi di una categoria così importante come quella dei Metalmeccanici. Chiediamo il riavvio della trattativa sulla base della nostra piattaforma”.

“Questo rinnovo contrattuale – ha poi ricordato Palombella – doveva essere concluso in poche battute, anche se gli 11 punti della piattaforma sono importantissimi: riguardano il sociale, il futuro e il rilancio del Paese. In una situazione come questa con la minaccia di dazi, venti di guerra, le fabbriche e i lavoratori sono importanti. I lavoratori difendono l’Italia e la manifattura, con la loro azione, hanno sempre debellato questioni negative e noi ci troviamo invece davanti a Federmeccanica, spalleggiata da tutte le aziende, che vuole farci pagare un qualcosa che noi non ci meritiamo, cioè aver rinnovato i contratti precedenti, facendo risalire e difendendo il potere d’acquisto. Questo non è ammesso. I contratti non si dovevano rinnovare scioperando, sono un diritto di tutti i lavoratori. Siamo qui non solo per rivendicare un aumento salariale ma per difendere un’idea di società”.

Circa cinquemila persone hanno partecipato alla manifestazione organizzata a Torino. Gridando ‘Senza contratto si sciopera’, il corteo è partito da piazza Arbarello e arriverà di fronte alla sede dell'Unione Industriali Torino, dove ci sarà un comizio finale, a cui interverranno il segretario generale della Fiom-Cgil di Torino Edi Lazzi e quello della Uilm Luigi Paone. L'intervento finale sarà affidato al segretario generale della Fim-Cisl nazionale Ferdinando Uliano.

“Sono scesa in piazza anche io a Torino, al fianco dei lavoratori e le lavoratrici e dei sindacati per lo sciopero dei metalmeccanici. È vergognoso che il settore non abbia ancora avuto un nuovo contratto nazionale, quando il vecchio è scaduto quasi un anno fa”. Lo ha dichiarato la Vicepresidente del Pd, Chiara Gribaudo, a Torino per la manifestazione dei metalmeccanici.

“Queste persone chiedono diritti che ormai dovrebbero essere alla base di qualsiasi contratto di lavoro: salario, tutele, welfare, sicurezza, riduzione dell’orario – ha aggiunto la deputata dem – Invece non si vedeva un passo indietro del genere da oltre vent’anni. Nel frattempo l’Italia è il Paese del G20 con i salari reali più bassi e la povertà, anche tra chi un lavoro ce l’ha, aumenta sempre di più. È solo ridando dignità e qualità al lavoro, abbandonando la propaganda e costruendo nuove frontiere dei diritti, che si cambia la situazione”.

A Roma, i manifestanti si sono ritrovati in Piazza della Repubblica e sono partiti in corteo in direzione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dove sarà allestito un presidio. Al corteo, dietro lo striscione di testa, anche il Segretario Generale della Cgil, Maurizio Landini, e la Segretaria del Pd, Elly Schlein.

“Siamo qui per sostenere lo sciopero dei Metalmeccanici: senza Metalmeccanici non c’è l’industria, siamo in una fase di calo della produzione industriale da 26 mesi. Lottano per il proprio contratto, perché l’inflazione ha rubato loro potere d’acquisto e non riescono più a fare la spesa”, ha dichiarato Schlein, a margine del corteo. “Quindi siamo a loro a fianco per chiedere che i contratti, i rinnovi, riconoscano quello che ha pesato sulle tasche dei lavoratori, riconoscano gli aumenti contrattuali”.

“La straordinaria riuscita dello sciopero nazionale di 8 ore di oggi in tutta Italia ha visto centinaia di migliaia di metalmeccaniche e Metalmeccanici manifestare nelle principali città industriali del Paese da nord a sud. Con oggi sono 24 le ore di sciopero complessivamente realizzate dalle lavoratrici e dai lavoratori per riaprire la trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro”. Così Ferdinando Uiliano, Michele De Palma e Rocco Palombella, Segretari generali di Fim, Fiom e Uilm.

“Esprimiamo soddisfazione per la riuscita dello sciopero e ringraziamo le delegate e i delegati e tutte le lavoratrici ed i lavoratori che hanno dato una grande prova di partecipazione, forza e intelligenza di fronte alla rottura del tavolo di confronto con Federmeccanica, Assistal e Unionmeccanica – proseguono –. Nell’attuale contesto economico, industriale e sociale riteniamo necessaria una piena assunzione di responsabilità per rimettere al centro il ruolo e il valore dell’industria metalmeccanica. Il rinnovo del CCNL è lo strumento fondamentale di difesa e rilancio del lavoro industriale e della nostra economia.

Per queste ragioni riteniamo necessaria la riapertura della trattativa e la ripresa di positive relazioni industriali. Sarebbe irresponsabile in questo contesto continuare a negare il confronto contrattuale. Nel confermare il blocco delle flessibilità e degli straordinari, ed in assenza di una ripresa della trattativa per i rinnovi dei CCNL, i primi giorni di aprile le segreterie di Fim Fiom e Uilm decideranno ulteriori azioni più incisive ed estese di manifestazioni e scioperi per riaprire la trattativa”, concludono.


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