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Bocciata una mozione in cui il Pd chiedeva la possibilità la possibilità di partecipare da remoto al Consiglio comunale per donne in gravidanza a rischio e neogenitori.
Bocciata una mozione in cui il Pd chiedeva la possibilità la possibilità di partecipare da remoto al Consiglio comunale per donne in gravidanza a rischio e neogenitori.
E' polemica a Treviglio, nel Bergamasco per le dichiarazioni fatte da una consigliera di Fdi durante il Consiglio Comunale, in cui la maggioranza di centrodestra ha bocciato una mozione avanzata dal Pd che chiedeva la possibilità di partecipare da remoto al Consiglio comunale per le donne con gravidanza a rischio e i neogenitori.
Ad accendere la polemica, secondo quanto ha denunciato la capogruppo del Pd, Matilde Tura, sono state le frasi della consigliera Silvia Colombo.
"Nella vita ci sono delle priorità, se uno ricopre la carica di consigliere comunale al primo posto deve metterci la partecipazione - ha detto Colombo-. Poi nella vita capitano cose belle come la nascita di un figlio o cambiare lavoro o cose brutte come la malattia, allora forse bisogna riguardare le proprie priorità, a quel punto bisogna dimettersi".
"Credo che il compito della politica e delle istituzioni - siamo vicini all'otto marzo - sia quello di rimuovere concretamente tutti gli ostacoli, grandi o piccoli che siano, che soprattutto le donne ancora oggi hanno nel dare il loro contributo alla società, in ambito lavorativo, nella politica, in tutti i settori - ha replicato la capogruppo del Pd -. Mi dispiace sinceramente che non si sia voluta cogliere questa opportunità, soprattutto da parte di partiti che fanno del tema natalità e famiglia estesa e massiccia propaganda elettorale, e che la discussione sia purtroppo degenerata in considerazioni ed esternazioni che fanno riflettere su quanto ancora ci sia da fare da questo punto di vista".
"Mi piacerebbe sapere il parere di Giorgia Meloni su un tema di questo tipo visto che stiamo parlando di Fratelli d'Italia", ha commentato ironicamente il Capogruppo del Pd in Regione Lombardia, Pierfrancesco Majorino, dopo la bocciatura della mozione presentata dai dem in Consiglio Comunale a Treviglio, che chiedeva la possibilità per donne con gravidanza a rischio e neogenitori di partecipare al Consiglio da remoto.
"E' imbarazzante, non ci volevo credere - ha proseguito il consigliere regionale del Pd e capodelegazione in Commissione Welfare, Davide Casati-. Dimostra una visione medievale e retrograda, perché non consentire a una donna incita o con gravidanza a rischio o nei primi mesi di maternità di seguire i lavori da remoto dove poter intervenire ed esercitare il proprio diritto di voto è davvero inconcepibile".
"Alla faccia degli slogan per la genitorialità e sulle politiche per la famiglia - ha detto ancora Casati -. Noi siamo proprio agli antipodi. Mi auguro che la consigliera comunale di Fdi chieda scusa, anche per un discorso che ha preparato e letto. Non è stato un discorso improvvisato, ma pensato e ragionato. Mi auguro anche che la amministrazione di Treviglio corregga il tiro, magari in una prossima seduta. Sarebbe un buon esempio per tutti".