Trovati nei topi i neuroni che decidono quando finire di mangiare

Sono nel tronco encefalico, la regione più antica del cervello. Secondo una ricerca, neuroni simili potrebbero trovarsi anche nel cervello umano.

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Venerdì 07 Febbraio 2025
Roma - 07 feb 2025 (Prima Pagina News)

Sono nel tronco encefalico, la regione più antica del cervello. Secondo una ricerca, neuroni simili potrebbero trovarsi anche nel cervello umano.

Sono stati scoperti i neuroni che decidono quando smettere di mangiare: sono situati nel tronco encefalico, la regione più antica del cervello, e possono essere attivati con i nuovi farmaci per la perdita di peso, i discussi agonisti del recettore del GLP-1.

E' quanto emerge dallo studio sui topi pubblicato sulla rivista Cell dai ricercatori della Columbia University, secondo cui simili neuroni potrebbero trovarsi anche nel cervello umano. Quest'ipotesi apre la strada a nuove terapie contro l'obesità.

"Questi neuroni sono diversi da qualsiasi altro neurone coinvolto nel controllo del senso di sazietà", ha detto il coordinatore dello studio, Alexander Nectow. "Altri neuroni nel cervello sono solitamente deputati a percepire il cibo che mettiamo in bocca, o come il cibo riempie l'intestino, o il nutrimento ottenuto dal cibo. I neuroni che abbiamo scoperto sono speciali in quanto sembrano integrare tutte queste diverse informazioni e altro ancora".

L'individuazione è stata possibile grazie ad una tecnica di profilazione molecolare su singola cellula, che permette di distinguere tipi di neuroni che, ad oggi, sembravano essere simili tra di loro. Per comprendere meglio la loro funzione, i ricercatori li hanno modificati geneticamente, in modo da accenderli e spegnerli a comando, colpendoli con un fascio di luce.

Così è stato possibile scoprire che l'attivazione dei neuroni portava i topi a mangiare molto meno e l'intensità con cui venivano accesi determinava la velocità con cui gli animali smettevano di mangiare.

"È interessante notare che questi neuroni non segnalano solo un arresto immediato; aiutano i topi a rallentare gradualmente il loro mangiare", ha detto il primo autore dello studio, Srikanta Chowdhury.

Gli esperimenti mostrano che questi neuroni sono silenziati da un ormone che stimola l'appetito, mentre vengono attivati da un agonista del recettore del GLP-1, classe di farmaci sempre più in voga nel trattamento dell'obesità e del diabete. 

"In sostanza, questi neuroni possono sentire l'odore del cibo, vederlo, sentirlo in bocca e nell'intestino e interpretare tutti gli ormoni intestinali rilasciati in risposta all'atto del mangiare - ha aggiunto Nectow - e, alla fine, sfruttano tutte queste informazioni per decidere quando è abbastanza".


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