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Scontro anche sulla risoluzione Onu in cui gli Usa equiparano Mosca e Kiev. Domani a Riad nuovo incontro Usa-Russia. Londra approva "il più grande pacchetto di sanzioni" contro Mosca.
Scontro anche sulla risoluzione Onu in cui gli Usa equiparano Mosca e Kiev. Domani a Riad nuovo incontro Usa-Russia. Londra approva "il più grande pacchetto di sanzioni" contro Mosca.
Durante il loro incontro a Kiev, avvenuto nelle scorse settimane, il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e il Segretario al Tesoro americano Scott Bessent, hanno avuto un duro scontro in merito all'accordo sull'uso delle risorse minerarie da parte degli Stati Uniti.
Lo riferisce il Financial Times. secondo cui i due si sarebbero scontrati sui dettagli, in particolare sui 500 miliardi di dollari stimati da Washington in merito agli aiuti militari ricevuti da Kiev in passato.
Alcuni funzionari ucraini hanno riferito di aver sentito delle urla provenire dalla stanza dove si stava tenendo l'incontro, e che Zelensky era molto arrabbiato. Bessent aveva chiesto a Zelensky di firmare immediatamente l'accordo, che oggi è ancora oggetto di trattative con gli ucraini, che fino ad ora non hanno ceduto alle pressioni statunitensi a chiudere un accordo senza garanzie di sicurezza.
Intanto, non si placa lo scontro sulla risoluzione dell'Onu per il terzo anniversario dell'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. Secondo quanto riporta il Financial Times, Washington ha chiesto il ritiro della risoluzione di Ucraina e Ue e proposto il suo testo, in cui le azioni di Kiev vengono equiparate a quelle di Mosca e si piange "la tragica perdita di vite umane nel conflitto tra Federazione Russa e Ucraina".
L'altro testo, co-firmato da Kiev e Bruxelles, condanna Mosca: la votazione tra i 193 Paesi membri dell'Assemblea generale è in programma per questo pomeriggio.
Stando ad un documento visionato dal Financial Times, la Francia, che ha l'appoggio degli alleati europei, ha proposto un emendamento alla risoluzione Usa che fa riferimento all'"invasione dell'Ucraina da parte della Russia" e alla "sovranità, indipendenza, unità e integrità territoriale dell'Ucraina". Qualora l'emendamento dovesse essere rifiutato, hanno avvisato i funzionari, la gran parte dei paesi europei non voterebbe a favore della risoluzione, pur ammettendo che alcuni potrebbero allontanarsi dalla posizione di Bruxelles per appoggiare quella di Washington.
Due funzionari, inoltre, hanno fatto sapere che i membri europei ripresenteranno l'emendamento quando il Consiglio di sicurezza si riunirà nel pomeriggio, ma hanno detto che la sua inclusione potrebbe scontrarsi con i veti di Mosca e Pechino. Parigi e Londra, entrambi membri permanenti del Consiglio, che conta 15 membri, potrebbero dover decidere se porre il veto alla risoluzione di Washington o astenersi.
"Se l'Ucraina cade tutti i Paesi simili al nostro", cioè le ex Repubbliche Sovietiche "come l'Estonia, sono a rischio a causa delle politiche del Cremlino". Così il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa con i vertici Ue e una delegazione di alcuni leader europei. Mosca, ha poi ricordato Zelensky, ha giustificato l'invasione dei territori del Donbass e della Crimea come "difesa di territori russi".
E' in programma per domani, a Riad, intanto, un altro incontro tra le delegazioni di Usa e Russia, dopo quello avvenuto la scorsa settimana tra il ministro degli Esteri di Mosca Serghei Lavrov e il segretario di Stato americano Marco Rubio, che avevano deciso un "meccanismo di consultazione" regolare. E' quanto ha fatto sapere una fonte diplomatica, che ha chiesto l'anonimato, all'Afp.
Stando alla fonte, "la riunione di follow-up" tra le due delegazioni sarà "di livello inferiore" rispetto alla precedente, "ma resta un segnale di progresso".
E' necessario, ha ribadito il Presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa, che l'Unione Europea nomini un inviato speciale per l'Ucraina in vista dei futuri colloqui di pace. Questo tema sarà al centro del vertice straordinario dei leader dei Ventisette a Bruxelles, che si terrà il prossimo 6 marzo. L'intento è quello di "rafforzare la capacità di difesa ucraina ma anche" capire "come possiamo essere preparati per i futuri negoziati di pace, se e quando ci saranno", ha evidenziato Costa, parlando a Kiev.
"Osserviamo con preoccupazione il tentativo di decidere sulle teste degli europei e degli ucraini per fare un accordo con la Russia. Questo è inaccettabile per l'Europa". Così il leader della Cdu e futuro cancelliere tedesco Friedrich Merz, parlando a Berlino. "Sono piuttosto preoccupato di quello che sento a Washington, ma non credo sia l'ultima parola", ha proseguito, replicando sulle posizioni americane su dazi e Ucraina.
Il Regno Unito ha approvato "il più grande pacchetto di sanzioni" contro la Russia dall'inizio del conflitto in Ucraina, nel giorno del terzo anniversario dell'invasione da parte di Mosca. Lo riferisce il Foreign Office in una nota, precisando che sono stati colpiti 107 tra entità e individui in Russia e in altri Paesi che sostengono il Cremlino militarmente ed economicamente: tra loro, il ministro della Difesa nordcoreano No Kwang Chol e generali e alti funzionari di Pyongyang "complici dello schieramento di oltre 11.000 soldati" nordcoreani in territorio russo.
Tra i sanzionati ci sono anche produttori e fornitori di attrezzature e componenti per l'esercito russo, compresi i microprocessori all'interno dei sistemi d'arma, in Paesi come Turchia, Thailandia, India e Cina. Per la prima volta, sono stati usati nuovi poteri contro le istituzioni finanziarie straniere che sostengono "la macchina da guerra" di Mosca, tra cui la Ojsc Keremet Bank, che ha sede in Kirghizistan.
Tra le entità russe sanzionate ci sono anche una società accusata di aver trasferito tecnologia europea e 14 oligarchi, come Roman Trotsenko e altre 40 navi della "flotta ombra" usata da Mosca per vendere petrolio e gas nel mondo eludendo l'embargo imposto dall'Occidente.
"Ogni linea di rifornimento militare interrotta, ogni rublo bloccato e ogni complice dell'aggressione di Putin smascherato è un passo verso una pace giusta e duratura", ha detto il Ministro inglese degli Esteri, David Lemmy. "Una pace duratura potrà essere raggiunta solo attraverso la forza. Ecco perché ci concentriamo nel mettere l'Ucraina nella posizione più forte possibile", ha aggiunto.