Ucraina, Trump parla con Putin e Zelensky: "Iniziare immediatamente i negoziati"

Il Presidente russo al tycoon: "Una soluzione a lungo termine potrebbe essere raggiunta attraverso negoziati pacifici".

(Prima Pagina News)
Mercoledì 12 Febbraio 2025
Roma - 12 feb 2025 (Prima Pagina News)

Il Presidente russo al tycoon: "Una soluzione a lungo termine potrebbe essere raggiunta attraverso negoziati pacifici".

Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha avuto due conversazioni telefoniche con Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky e ha confermato che la telefonata con l'omologo russo è stata incentrata sull'Ucraina e sul Medio Oriente.

“Ho appena avuto una lunga e altamente produttiva telefonata con il presidente russo Vladimir Putin. Abbiamo discusso di Ucraina, Medio Oriente, energia, intelligenza artificiale, del potere del dollaro e di vari altri argomenti”, ha scritto Trump su Truth.

“Abbiamo entrambi riflettuto sulla grande storia delle nostre nazioni e sul fatto che abbiamo combattuto così bene insieme nella Seconda Guerra Mondiale, ricordando che la Russia ha perso decine di milioni di persone e noi, allo stesso modo, ne abbiamo perse così tante!”, ha aggiunto.

Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, “abbiamo anche concordato di far iniziare immediatamente i negoziati ai nostri rispettivi team e inizieremo chiamando il presidente Zelensky, dell’Ucraina, per informarlo della conversazione, cosa che farò adesso”. Il tycoon ha anche riferito di aver chiesto al Segretario di Stato Marco Rubio, al direttore della Cia John Ratcliffe, al consigliere per la Sicurezza Nazionale Michael Waltz e all’ambasciatore e inviato speciale Steve Witkoff di “guidare i negoziati che, sono fermamente convinto, avranno successo”.

“Milioni di persone sono morte in una Guerra che non sarebbe accaduta se fossi stato Presidente, ma è accaduta, quindi deve finire. Non si devono perdere altre vite! Voglio ringraziare il presidente Putin per il tempo e gli sforzi dedicati a questa chiamata e per la liberazione, ieri, di Marc Fogel, un uomo meraviglioso che ho salutato personalmente ieri sera alla Casa Bianca. Credo che questo sforzo porterà a una conclusione positiva, spero presto!”, ha concluso Trump.

“Putin ha sottolineato la necessità di affrontare le cause profonde del conflitto e ha concordato con Trump sul fatto che una soluzione a lungo termine potrebbe essere raggiunta attraverso negoziati pacifici”. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass, in merito al colloquio telefonico tra Donald Trump e Vladimir Putin sulla guerra in Ucraina.

Il Presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha sentito al telefono l'omologo statunitense Donald Trump, Lo riferisce Rbc Ukraine, citando quanto dichiarato dal Consigliere del Presidente ucraino, Dmytro Lytvyn.

L'adesione di Kiev alla Nato non è un evento "realistico" conseguente all'accordo di pace con la Russia. Così il nuovo leader del pentagono, Pete Hegseth, in apertura alla riunione del gruppo di contatto per l'Ucraina, presieduto dall'Ucraina.

"Siamo ad un momento critico della guerra, il conflitto deve finire. Vogliamo un'Ucraina sovrana e prospera, ma riportarla ai confini precedenti al 2014 è irrealistico", ha detto Hegseth.

"Non ci deve essere una Minsk 3 in Ucraina, robuste garanzie di sicurezza devono essere date per far sì che non inizi ancora una guerra, ma devono essere assicurate da truppe europee e non europee e se ci sarà una missione di peacekeeping non deve essere una missione Nato e non ci deve essere la copertura dell'articolo 5", ha continuato.

Washington avrà come "priorità in futuro l'Indopacifico", mentre l'Europa nel suo continente dovrà "assumersi la responsabilità della difesa convenzionale", ha proseguito. "Gli Usa - ha continuato il capo del Pentagono - restano impegnati nella Nato e nella sicurezza dell'Europa ma non tollereranno più squilibri".

L'obiettivo di spesa per la difesa della Nato deve andare oltre il 3%, ha dichiarato il Segretario Generale della Nato, Mark Rutte, esortando ancora una volta gli alleati a fare "molto di più". "Nel 2024 gli alleati Nato in Europa e Canada hanno investito 485 miliardi di dollari nella difesa, un aumento di quasi il 20% rispetto al 2023, con ben due terzi degli Alleati che spendono almeno il 2% del loro Pil in difesa. Mi aspetto che ancora più alleati raggiungano e in molti casi superino l'obiettivo nel 2025. Dobbiamo fare molto di più", ha evidenziato Rutte.

"Dobbiamo fare molto di più per avere ciò di cui abbiamo bisogno per la deterrenza e la difesa, in modo che il peso sia condiviso in modo più equo", ha precisato, sottolineando più volte che se la spesa militare si fermerà al 2%, la Nato "non potrà difendersi tra cinque anni", per cui servono "più sforzi".

Nel frattempo, Mosca non ha dato conferme o smentite in merito alle voci su un incontro tra il Presidente russo, Vladimir Putin, e l'inviato speciale di Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, che ieri si trovava nella Capitale russa per riportare a casa l'americano Mark Fogel. "Non ho nulla da dirvi su questo argomento, non ho informazioni su questo argomento per voi", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ripreso dall'agenzia di stampa Tass.

Per quanto riguarda l'Ucraina, ha evidenziato, non ci sarà nessuno scambio di territori: "Questo è impossibile. La Russia non ha mai discusso e non discuterà mai di scambiare il suo territorio", ha aggiunto, riferendosi alla regione del Kursk, occupata in parte dall'esercito di Kiev. Le unità militari lì presenti, ha aggiunto Peskov, "saranno espulse da questo territorio, saranno distrutte".

E sul rilascio di Fogel, ha detto che "un cittadino russo attualmente in carcere negli Stati Uniti sarà rilasciato e tornerà a casa nei prossimi giorni".

Il conduttore di Fox News Sean Hannity ha fatto sapere che Witkoff, volato a Mosca con il suo aereo privato per trattare il rilascio di Fogel, ha parlato per tre ore e mezza con Putin. "Witkoff va e a quanto sembra parla per 3,5 ore con Putin e riporta a casa Fogel", ha detto il presentatore statunitense, in un'intervista al telefono con il Segretario di Stato Marco Rubio, che non ha nè confermato nè smentito il colloquio. L'intervista è stata riportata sul sito del dipartimento di Stato americano.


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