Usa: Julian Assange patteggia, non andrà in carcere

Il fondatore di WikiLeaks si dichiarerà colpevole e farà ritorno in Australia. La Casa Bianca chiederà 62 mesi di carcere.

(Prima Pagina News)
Martedì 25 Giugno 2024
Roma - 25 giu 2024 (Prima Pagina News)

Il fondatore di WikiLeaks si dichiarerà colpevole e farà ritorno in Australia. La Casa Bianca chiederà 62 mesi di carcere.

Julian Assange non andrà in carcere negli Stati Uniti per la pubblicazione di migliaia di file e cablo riservati del Dipartimento di Stato. Il giornalista australiano, fondatore di WikiLeaks, ha patteggiato un accordo con il governo guidato da Joe Biden, per cui lui si dichiarerà colpevole, mentre la Casa Bianca chiederà una condanna a 62 mesi di reclusione, gli stessi che Assange ha trascorso nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh, a Londra, mentre si stava opponendo alla sua estradizione negli Usa.

Con questo accordo, che deve ancora essere approvato da un giudice federale, Assange potrà tornare in Australia.

Il giornalista, nello specifico, dovrebbe presentarsi davanti al Tribunale Federale delle Isole Marianne, un Commonwealth situato nell'Oceano Pacifico Occidentale in unione politica con Washington, per dichiararsi colpevole di cospirazione per l'acquisizione e la diffusione illecita di informazioni sulla difesa nazionale, in violazione dell'Espionage Act. E' quanto fa sapere il Dipartimento di Giustizia, in una lettera depositata in Tribunale. La sentenza dovrebbe essere emessa mercoledì mattina (ora locale) a Saipan, la più grande delle Isole Marianne.

“Julian è libero!!!!”, ha commentato, su X, la moglie di Assange, Stella. “Le parole non possono esprimere la nostra immensa gratitudine a voi, sì proprio voi, che vi siete tutti mobilitati per anni e anni per far sì che tutto ciò diventasse realtà. Grazie. Grazie. Grazie”.

Secondo quanto riferiscono i media australiani, la madre di Julian Assange, Christine, si è detta grata del fatto che “il calvario di suo figlio sia finalmente giunto al termine. Ciò dimostra l’importanza e il potere della diplomazia silenziosa”. “Molti hanno sfruttato la situazione di mio figlio per portare avanti i propri programmi”, ha proseguito, sono “grata a quelle persone invisibili e laboriose che hanno messo al primo posto il benessere di Julian“. Per il padre, la liberazione è una notizia “meravigliosa” ed “energizzante”.


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

Julian Assange
PPN
Prima Pagina News
Usa

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU