Valditara: "Abbiate fiducia nei giovani, non sono tutti bulli o violenti"
“Ci sono ragazzi meravigliosi che hanno la luce e il sorriso sul volto e ne incontro tanti nelle nostre scuole. È da loro che dobbiamo partire, sapendo che abbiamo questo dovere forte di sottolineare la cultura del rispetto”.
(Prima Pagina News)
Lunedì 20 Novembre 2023
Roma - 20 nov 2023 (Prima Pagina News)
“Ci sono ragazzi meravigliosi che hanno la luce e il sorriso sul volto e ne incontro tanti nelle nostre scuole. È da loro che dobbiamo partire, sapendo che abbiamo questo dovere forte di sottolineare la cultura del rispetto”.
“Anche in giornate brutte, tragicamente segnate da fatti terribili di cronaca, voglio dire abbiate fiducia – e abbiamo fiducia – nei nostri giovani perché non sono, nella stragrande maggioranza, il bullo e il violento”. Così, in un post su X, il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

“Ci sono ragazzi meravigliosi che hanno la luce e il sorriso sul volto e ne incontro tanti nelle nostre scuole. È da loro che dobbiamo partire, sapendo che abbiamo questo dovere forte di sottolineare la cultura del rispetto”, ha concluso Valditara.

Stamani, il sindacato DirigentiScuola ha riaffermato la propria presenza, nell'ambito del percorso volto a contrastare la violenza di genere e favorire l'educazione contro ogni violenza, coinvolgendo tutti i professionisti del caso, come punto di riferimento per chi deve dare risposte politiche e morali, facendo scelte in un'ottica pluralistica e unitaria.

“Quanti morti ci vogliono per riformare dalla radice il sistema formativo? Non servono nuove leggi, gli strumenti giuridici ci sono già. Occorre una riflessione ampia sull’intero sistema, una rivoluzione culturale”, ha detto il Presidente di DirigentiScuola, Attilio Fratta.

L'Associazione dei Presidi ha lanciato un appello a Valditara perché venga creato un tavolo e che investa ogni ambito dell'esistenza umana, dalla famiglia alla scuola e la società.

“Basta, dunque con interventi annunciati sulla scorta dell’emozione. Il sistema scuola ha bisogno di momenti periodici di confronto, di tavoli tecnici tematici, propositivi e risolutivi delle emergenze educative, in primis quello della violenza di genere”, ha continuato Fratta.

“La scuola può incidere significativamente sui modelli culturali edificanti. Proponiamo un nuovo umanesimo scolastico la ri-fondazione della persona, incidendo sulle relazioni, sullo sviluppo delle competenze emotive, su un approccio didattico che parta dai problemi. Un dirigente per ogni scuola, un corpo docente stabile nel tempo, un organico dell’autonomia ampio e variamente qualificato, un aumento dei posti di potenziamento, figure specialistiche incardinate nel sistema come lo psicologo e lo psicopedagogista possono sovvertire tutti quei fatti culturali che si nutrono di pregiudizi, stereotipi, discriminazioni”, ha proseguito.

“La scuola italiana ha il torto di guardare a sé stessa sempre con gli stessi occhi, con soluzioni tecniche che, lungi dall’essere risolutive, sono ripetitive da almeno 50 anni e che generano meccanismi circolari in cui i problemi si autoalimentano nelle medesime forme, nonostante l’evoluzione dei tempi. Valditara ci convochi, rovesci il sistema scuola con le armi del coraggio e i mezzi del confronto e non si accontenti delle mezze misure”, ha concluso Fratta.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

PPN
Prima Pagina News

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU