Verona: un tiramisù e salti la fila alla Casa di Giulietta, è polemica

Un negozietto vicino al celebre monumento vende il dolce e permette di visitare il cortile dall'alto, facendo saltare la fila. Il Comune ha inviato una diffida.

(Prima Pagina News)
Giovedì 24 Aprile 2025
Verona - 24 apr 2025 (Prima Pagina News)

Un negozietto vicino al celebre monumento vende il dolce e permette di visitare il cortile dall'alto, facendo saltare la fila. Il Comune ha inviato una diffida.

Neanche la celebre Casa di Giulietta a Verona sfugge agli escamotage per "saltare la fila" all'ingresso: acquistando una coppetta di tiramisù si ottiene un lasciapassare per aggirare la coda e visitare il cortile dall'alto.

La furbata commerciale è opera di un negozietto attiguo al sito, che ha anche un affaccio al primo piano sul Cortile. Tutto è nato dai social, per la precisione dagli influencer che dal weekend di Pasqua hanno cominciato a postare video in cui spiegano la 'scorciatoia al Tiramisù' per vedere la Casa-Museo dall'alto.

Le immagini sono state rilanciate attraverso il profilo Instagram del proprietario del negozio e vice presidente della Confesercenti di Verona, Alex Camara, che così si è difeso: "Ci dissociamo da ogni video in cui vengano fornite informazioni fuorvianti rispetto all'ingresso nel cortile".

Il danno, però, è fatto: il Comune, guidato dal Sindaco Damiano Tommasi, che sta investendo forze e personale per regolare gli ingressi al monumento, che ogni anno viene visitato da migliaia di innamorati, ha inviato una diffida al negozio, intimando di "non diffondere sui social il metodo salta-fila, o altre modalità di ingresso non concordate con il Comune".

Poi, il Comune si è espresso con l'Assessora alla Sicurezza, Stefania Zivelonghi: "Spiace - ha dichiarato - che il gestore abbia agito in totale spregio del lavoro svolto finora per garantire la massima sicurezza in un luogo così sensibile come il Cortile di Giulietta. La sicurezza all'interno del Cortile è infatti uno dei temi su cui l'amministrazione ha iniziato a lavorare fin da subito, cercando di risolvere in maniera definitiva una questione più che decennale".

Per il Comune, ha aggiunto l'Assessora, il salta-coda è "un'attività distonica rispetto agli indirizzi e alle misure attuate dalla giunta per la sicurezza del sito che, in queste settimane è inoltre oggetto di un cantiere che limita il numero di visitatori sia all'interno della Casa, che nel Cortile, la cui capienza viene ridotta da 120 a 60 visitatori".


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