"In questo mondo sempre più incerto questo vertice è riuscito a ribadire una delle certezze che abbiamo avuto in questo tempo. L'unità dell'Alleanza atlantica e la determinazione a difendere i valori e le regole del diritto internazionale senza le quali nessuno di noi sarebbe al sicuro.Difendere le regole del diritto internazionale è il modo migliore per difendere i nostri cittadini".
E' quanto ha detto la premier, Giorgia Meloni, durante la conferenza stampa a conclusione del vertice della Nato di Vilnius.
"Congratulazioni al primo ministro della Lituania, che incontrerò a breve in un bilaterale, l'ultimo impegno che avrò in questo vertice, voglio congratularmi con il segretario Stoltenberg anche per la proroga del suo mandato che racconta l'eccezionalità del momento ma anche di una leadership ferma ed equilibrata", ha aggiunto la Presidente del Consiglio.
"L'Italia sostiene gli adattamenti in corso della Nato come confermato dagli importanti contributi nel fianco orientale e nel Mediterraneo. Abbiamo rivendicato il nostro ruolo nell'Alleanza e l'attenzione che va data al fianco orientale ma chiesto anche maggiore attenzione al fianco sud", ha continuato.
"Il vertice si tiene in un momento storico eccezionale e non poteva non assumere decisioni all'altezza in tema di deterrenza e difesa.. L'Italia ha sostenuto e sostiene gli adattamenti in corso come dimostrano i contributi sul fianco orientale e nel Mediterraneo e che sono stati anche rivendicati. Abbiamo rivendicato il ruolo dell'alleanza e abbiamo anche chiesto maggiore attenzione nei confronti del fianco Sud".
"Crediamo che nell'impegno sul 2% di spesa dedicata alla difesa in rapporto al Pil si debba tenere conto della progressione, della sostenibilità e della responsabilità e della partecipazione al funzionamento dell'Alleanza che ogni alleato assume. Lo dico da premier di una nazione che con quasi 3 mila uomini è il principale contributore in termini di presenza nelle missioni di pace", ha continuato Meloni.
In merito a quanto accaduto di recente in Italia, "approfitto per fare chiarezza. Ci sono state molte polemiche, ho letto cose curiose. Non c'è dal mio punto di vista alcun conflitto con la magistratura. Chi confida nel ritorno dello scontro tra politica e magistratura credo che rimarrà deluso". "Noi abbiamo un programma chiaro, un mandato che ci è stato dato dai cittadini, lo realizzeremo perché siamo persone che mantengono gli impegni e conveniamo che in Italia la giustizia ha bisogno di correttivi, va resa più veloce, efficiente, deve essere e apparire imparziale", ha aggiunto Meloni.
"Per quello che riguarda il caso di Leonardo la Russa, comprendo da madre la sofferenza del presidente del Senato anche se non sarei intervenuta nel merito della vicenda", ha proseguito."Tendo a sodalizzare per natura con una ragazza che denuncia e non mi pongo il problema dei tempi".
"La questione Santanchè è extrapolitica, non riguarda la sua attività di ministro che sta facendo molto bene. È una questione molto complessa, va vista nel merito quando il merito sarà completamente conosciuto, ma credo che questo competa alle aule dei tribunali e non alle trasmissioni tv. L'anomalia è che al ministro non viene notificata l'indagine, ma viene notificata a un quotidiano il giorno stesso in cui lei va in Aula per l'informativa. Io segnalo un problema di procedura".
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