Vicariato di Roma: la Giornata delle Arti al Palazzo Lateranense

Sabato 15 febbraio, a partire dalle 16, esibizioni degli allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, dell’Accademia Nazionale di Danza, del Conservatorio di Santa Cecilia e una installazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma.

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Lunedì 10 Febbraio 2025
Roma - 10 feb 2025 (Prima Pagina News)

Sabato 15 febbraio, a partire dalle 16, esibizioni degli allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, dell’Accademia Nazionale di Danza, del Conservatorio di Santa Cecilia e una installazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma.

Assistere a una performance teatrale nella Sala della Conciliazione e una esibizione di danza nella Sala degli Imperatori, ascoltare le note dei violini nella Sala degli Apostoli e ammirare un’installazione artistica nella Sala di Daniele. Per il secondo anno il Palazzo Lateranense spalanca le sue porte per la Giornata delle arti, iniziativa dell’Ufficio per la pastorale universitaria della diocesi di Roma in collaborazione con Accademia d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, Accademia Nazionale di Danza, Conservatorio di Musica Santa Cecilia e Accademia di Belle Arti di Roma. Sabato 15 febbraio, in coincidenza con il Giubileo degli artisti e in occasione della festa del Beato Angelico, che ricorre il 18 febbraio, dalle ore 16, sarà possibile accedere gratuitamente al Palazzo che per l’occasione ospiterà le esibizioni degli studenti.

 

La manifestazione sarà aperta dai saluti di monsignor Andrea Manto, vicario episcopale, e di don Gabriele Vecchione, coordinatore dell’Ufficio per la pastorale universitaria della diocesi di Roma. «Siamo felici di dare l’opportunità ai giovani allievi delle Accademie che studiano per diventare artisti professionisti di potersi esibire nella Casa del Vescovo di Roma, in occasione della II Giornata delle Arti – dichiara don Vecchione –. Per la diocesi e in particolare per il nostro Ufficio, nutrire i sogni e le speranze dei nostri giovani è una vera e propria missione, che siamo, appunto, felici di compiere». Prendendo ispirazione dal tema giubilare, «abbiamo pensato di declinare il tema della speranza con un verso dell’Undicesimo Canto dell’Odissea, “Ma tu torna presto alla luce” – sottolinea il sacerdote –, che è l’invito che Anticlea rivolge al figlio Ulisse mentre egli è nell’Ade. L’arte non è necessariamente elusione estetica, ma attraversamento delle tenebre, possibilità di non permanervi. L’arte è libera, non collude non la dinamica dominante della prestazione, che lascia sul campo vincitori (pochi) e vinti (tanti), ma è introspezione, attenzione, espressione, espressione anche del male di vivere e, in quanto sua espressione, prima emancipazione».

 

Le esibizioni verranno ripetute quattro volte nel corso del pomeriggio: alle 16, alle 17, alle 18 e alle 19. “Oltre quello che c’è” è il titolo della drammaturgia curata da Francesco d’Alfonso, dell’Ufficio diocesano, che verrà messa in scena dagli allievi del primo anno di Recitazione dell’Accademia “Silvio d’Amico”. “Sarà la prima esibizione pubblica per questi ragazzi – sottolinea d’Alfonso – ed è bellissimo pensare che è la Chiesa a farsi promotrice e lanciare questi giovani in scena per la prima volta, in una cornice bellissima. La cultura e l’arte possono essere pop e questo non vuole dire sminuirne il significato, anzi, è giusto renderle accessibili a tutti”.


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