Unical, Franca Melfi conquista il podio d’onore del Campus calabrese

Dalla Chirurgia robotica al Digitale. Sarà la professoressa Franca Melfi a tenere la lectio magistralis per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università della Calabria. Una icona della chirurgia robotica nel mondo che ora ha accettato di lasciare Pisa e trasferirsi in Calabria.

di Pino Nano
Venerdì 30 Agosto 2024
Cosenza - 30 ago 2024 (Prima Pagina News)

Dalla Chirurgia robotica al Digitale. Sarà la professoressa Franca Melfi a tenere la lectio magistralis per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università della Calabria. Una icona della chirurgia robotica nel mondo che ora ha accettato di lasciare Pisa e trasferirsi in Calabria.

L’evoluzione della chirurgia toracica dalla robotica al digitale: sarà questo il tema della lectio magistralis che la professoressa Franca Melfi terrà il prossimo 16 settembre in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2024/2025 all’Università della Calabria.

La professoressa- si legge in una nota ufficiale dell’Unical- “figura di spicco nel panorama medico internazionale e pioniera della chirurgia robotica, farà così il suo ingresso nel corpo docente dell’ateneo calabrese, lasciando la cattedra di Chirurgia Toracica dell’Università di Pisa. Il ritorno di Melfi nella sua regione d’origine rappresenta un significativo arricchimento per l’Università della Calabria e per il sistema sanitario regionale”.

Non solo questo, ma a partire da ottobre- precisa la nota ufficiale del Campus calabrese-“ la professoressa insegnerà all’Unical e opererà anche presso l’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, portando con sé un'esperienza che contribuirà a formare giovani medici e a migliorare l'assistenza ai pazienti calabresi”.

Lo stesso rettorato ricorda che “La sua carriera è segnata da importanti traguardi, tra cui la prima asportazione al mondo di un tumore al polmone mediante l’uso di un robot chirurgico, effettuata nel 2001, che l’ha resa un punto di riferimento a livello europeo per l'uso della tecnologia robotica in chirurgia”.

Durante la cerimonia inaugurale del 16 settembre in Aula Magna, la professoressa Melfi offrirà una panoramica sull'evoluzione della chirurgia, quella toracica in particolare, “evidenziando come l'introduzione della robotica abbia migliorato la precisione degli interventi, ridotto l’invasività e accelerato notevolmente i tempi di recupero per i pazienti”.

Guardando al futuro, la Melfi esplorerà anche le prospettive offerte dalle tecnologie digitali, come la realtà aumentata, i big data e l'intelligenza artificiale, che promettono di trasformare ulteriormente il settore.

Il rettore Nicola Leone, che guiderà la cerimonia, presenterà un resoconto dei risultati raggiunti dall’Università della Calabria sotto la sua direzione, mettendo in luce i progressi compiuti in termini di formazione, ricerca e innovazione, con crescente apertura e impatto sul territorio. Nicola Leone, alla guida dell'ateneo dal 2019, ha promosso una visione all’avanguardia dell'università, con l'obiettivo di renderla sempre più aperta e competitiva, puntando anche sul reclutamento di qualità con grande favore per il rientro dei cervelli.

Durante il suo intervento, illustrerà quindi le sfide che attendono l'Unical nel prossimo futuro, “soffermandosi sull'importanza di attrarre talenti, potenziare le infrastrutture e rafforzare le collaborazioni istituzionali, per consolidare il ruolo dell’ateneo come faro che illumina la via dello sviluppo per l'intera regione”.

La cerimonia ufficiale del 16 settembre vedrà presente anche il presidente della Regione Roberto Occhiuto che da vecchio “laureato Unical tornerà nel suo ateneo d'origine non solo come ospite d'onore, ma anche come esempio del percorso che un'educazione solida e radicata nel territorio può offrire. La sua presenza -precisa la nota del rettore-sarà occasione per riflettere sul ruolo cruciale delle università nella formazione delle future classi dirigenti e nello sviluppo socio-economico della Calabria”.

Come dire? Un tuffo nel presente, ma forse è meglio dire “Un tuffo nel futuro”, e detto dalle colline di Arcavacata tutto ha un significato doppio rispetto al passato e a tante altre chiavi di lettura.


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