Venezia: l’artista umbro “MaMo” dopo Londra conquista la Biennale con le sue opere coloratissime tanto amate dai vip

Esposte anche le amatissime “Queen Elisabeth”, coloratissime e in versione pop ispirate alla Regina Elisabetta.

di Paola Pucciatti
Venerdì 30 Agosto 2024
Venezia - 30 ago 2024 (Prima Pagina News)

Esposte anche le amatissime “Queen Elisabeth”, coloratissime e in versione pop ispirate alla Regina Elisabetta.

Venezia: l’artista umbro “MaMo” dopo Londra conquista la Biennale con le sue opere coloratissime tanto amate dai vip
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Massimiliano Donnari, in arte MaMo, dopo aver riscosso grande successo con l’ultima personale a Londra con l’Istituto nazionale di cultura, passata dalla House of Lord per gli Spring Studios, stazionando poi al 50° piano del One Canada Square, arriva a Venezia con un fuori Biennale, presso la mostra “James Castelli, Art & Design International”, nell’ex chiesa lagunare di San Leonardo, dove si possono ammirare le sue opere fino a domani 30 agosto. Le sue opere conquistano tutti per il suo stile eclettico e dissacrante con cui raffigura la vita in versione “pop”, soprattutto quella anglosassone con la Royal Family, a partire dalle sue celebri Queen Elisabeth ispirate alla Regina Elisabetta, proposte in diverse varianti e nei più svariati colori. Diventate celebri e molto amate dallo star system internazionale.

Si tratta di una Sequela di Regine colorate che richiamano ad uno stile newyorkese anni ’80, omaggio ad una delle donne più iconiche del XX Secolo.

MaMo è noto anche per le sue creazioni pop come le bottiglie di champagne Don Perignon e la sciabolata “Luxury brand” alla pompa di benzina Agip dalla quale escono diamanti al posto del greggio. Consacrato di recente anche da Forbes, quale raro esempio di imprenditore poi sbocciato artista, MaMo proprio sulle pagine del prestigioso magazine alla soglia dei 7 anni di “metamorfosi” afferma: “Circa 7 anni fa esplose una sopita consapevolezza artistica, forse latente e soffocata dai miei sempre più crescenti impegni aziendali e ormai esacerbata da un demone non più contenibile. E, collateralmente alla mia consapevolezza, chi ebbe la “fortuita fortuna” di vedermi aborigeno artista all’opera, mi convinse ancor di più che dietro quel neonato artista ci sarebbe poi stata una fervida escalation materica e mediatica”.

E sull’imprenditore che coabita con l’artista Donnari spiega: “Non ho consapevolezza di quando realmente ciò sia maturato in me, se sin dalla nascita come uomo o dalla mia “seconda vita” d’Art Player, di certo però vi è una coabitazione in questo “attico umorale” di due persone distinte e conniventi: l’imprenditore Massimiliano, lanciato e consapevole e l’art player MaMo, che permise e permette di notte come di giorno, la creazione e l’evoluzione del proprio mondo, in continua sperimentazione, anche materica. Credo infatti che la mia prima personale racconti tanto di ciò: Incoscienza dell'Essere.

Il Massimiliano imprenditore avrà il suo spazio, ma sempre più paritetico all’arte, con obiettivi di crescita nel settore dove da decenni operiamo attento alle nuove esigenze del settore, in costante contatto con i nostri stimati stake holder, con i quali cammineremo insieme anche in questo 2024. Poi l’art player figlio di una umorale propensione verso obiettivi sempre più alti, prodotto umano d’una naturale volontà di concretezza riconducibile “al Massimiliano”.


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