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Fran Drescher ospite al Filming Italy Sardegna Festival racconta aneddoti ed emozioni de La Tata storica sit-com degli anni '90.
Fran Drescher ospite al Filming Italy Sardegna Festival racconta aneddoti ed emozioni de La Tata storica sit-com degli anni '90.
Colorata, esuberante, inconfondibile: La Tata non è solo una delle sit-com più amate degli anni ’90, ma un vero e proprio fenomeno culturale che continua a vivere nella memoria collettiva come ha ricordato Fran Drescher al Filming Italy Sardegna Festival. A trent’anni dal debutto conferma quanto quel personaggio sia ancora oggi attuale.
Un successo nato dal cuore (e da una risata)
"Quando abbiamo girato il primo episodio”, racconta Fran Drescher, “ci siamo accorti, dal modo in cui il pubblico rideva, che forse avevamo tra le mani un successo”. Era il 1993 e il pubblico americano scopriva una tata di origini ebraico-queensiane catapultata in una casa dell’alta borghesia britannica di New York. Un pesce fuor d’acqua? Sì, ma anche un ciclone di empatia e sincerità. “Il messaggio della serie”, spiega l’attrice, “è che non importa come appari o che voce hai, ma ciò che conta è quello che hai nel cuore”.
Oggi Fran Drescher è una donna diversa da quella che, col suo accento nasale e gli outfit sgargianti, faceva ridere milioni di telespettatori. “Quando ho iniziato a recitare, non ero in contatto con le mie emozioni”, confessa. “Ma attraverso i personaggi ho imparato a sentire. Poi, grazie alla terapia, ho scoperto la forza di chiedere aiuto, affrontare le paure, chiedere scusa”. Un percorso umano che ha reso la sua arte più autentica: “Ora sono un’attrice migliore, perché sono connessa a emozioni molto profonde”.
Per chi spera di rivedere La Tata in TV, c’è una piccola delusione: nessun reboot è previsto. Ma Fran ha in serbo una sorpresa: “Stiamo sviluppando un musical per il teatro, racconterà la storia di come la tata ha ottenuto il lavoro, si è innamorata del signor Sheffield, ed è diventata parte della famiglia. Sarà un’altra attrice a interpretarla: spero che sia divertente e una bravissima cantante”. Un passaggio di testimone consapevole e generoso.
Una voce libera anche fuori dallo schermo
Oggi Drescher è anche presidente del sindacato degli attori americani (SAG-AFTRA), e non ha paura di esprimersi anche su temi politici. “Viviamo in un paese con opinioni diverse. A volte è difficile, ma è meglio essere liberi di pensare e dire ciò che si vuole, anche se personalmente non sono d’accordo”. Una posizione equilibrata, maturata in anni di battaglie pubbliche e private, compresa la lotta contro il cancro.
Tra streaming, meme, TikTok e revival della moda anni ’90, La Tata continua a conquistare nuove generazioni. E forse il segreto del suo successo sta proprio lì: nella forza di un personaggio che non si vergogna di essere sé stessa. Un’eroina pop, armata di ironia, cuore e rossetto rosso.