Allerta nazionale. Pedofilia, pedopornografia o revenge porn, in netto aumento i reati on line contro i minori
Ono purtroppo in aumento i reati online contro i minori, il ministrto Lamorgese conferma: «Grande attenzione per la tutela in rete delle persone più fragili»
(Prima Pagina News)
Domenica 09 Maggio 2021
Roma - 09 mag 2021 (Prima Pagina News)
Ono purtroppo in aumento i reati online contro i minori, il ministrto Lamorgese conferma: «Grande attenzione per la tutela in rete delle persone più fragili»
Crimini a sfondo sessuale, a danno di minori, da contrastare in tutte le loro forme. Sono la pedofilia, la pedopornografia o il revenge porn ma anche molte tipologie di aggressione online che mettono a repentaglio la sicurezza dei ragazzi, come gli adescamenti o le challenge (tipo il blue whale).

Queste ultime delle vere e proprie sfide della morte con il numero dei casi in continuo aumento. La situazione nel 2020, infatti, in base ai dati riportati della Polizia postale e delle comunicazioni, ha rilevato un complessivo incremento (+77%) dei casi in cui sono stati compiuti reati online a danno di bambini e ragazzi. E nel 2021 il trend in crescita non accenna a dare tregua: nel primo quadrimestre, si sono verificati incrementi pari al 70% dei reati connessi con la pedopornografia e l’adescamento online rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Bambini piccolissimi di età, fino a 9 anni, sono stati agganciati sui social e sulle app di gioco da adulti senza scrupoli; nei primi 4 mesi di quest’anno, 52 casi a fronte dei 41 dell’intero anno precedente. In tale contesto, l'azione di contrasto del Viminale vuole essere sempre più decisa e senza sosta.

«Nel percorso di riorganizzazione e potenziamento della nostra Polizia postale e delle comunicazioni» ha dichiarato il ministro Lamorgese in occasione della giornata nazionale istituita il 5 maggio quale momento di riflessione per la lotta contro gli abusi sui minori, «grande attenzione è rivolta alla tutela in Rete delle persone più fragili e vulnerabili prevedendo l’istituzione» nel corso del 2021, «di un Centro anticrimine minori on line (Cam.On) che assicurerà una tutela ad ampio spettro, 24 ore al giorno 7 giorni su 7, verso tutti questi tipi di fenomeni».

Grazie anche alla partnership con il ministero dell’Istruzione, il Centro raccoglierà in tempo reale le segnalazioni provenienti dagli istituti scolastici di ogni ordine e grado, stabilendo con la scuola una rete di protezione ben ramificata, con l’obiettivo di intervenire precocemente, e se possibile anticipare, gli scenari di minaccia.

Anche la pandemia, che nell’ultimo anno e mezzo ha investito le vite di tutti, modificando abitudini, ritmi e modalità di socializzazione, ha contribuito ad intensificare il fenomeno. I più giovani hanno visto stravolgere il loro mondo. Dalla scuola dell’infanzia fino all’università, è aumentato il tempo passato in Rete e sui social.

L’influenza esercitata da un approccio sempre più precoce e massiccio alle nuove tecnologie, ai social, alla messaggistica rivela il suo lato oscuro anche in riferimento al rischio che i minori stessi siano non solo vittime ma, sempre più spesso, autori di condotte gravi e lesive. Negli ultimi 5 anni il numero complessivo dei minori denunciati per aver commesso reati online è cresciuto ad un ritmo vertiginoso, con un incremento pari al 213%.

Ragazzi sempre più giovani che fanno circolare immagini sessuali di ex-fidanzatine, si scambiano file pornografici e immagini di abusi sessuali di minori, insultano e denigrano compagni e conoscenti. L’età media dei ragazzi accusati di reati gravi come la pedopornografia si è abbassata di un punto, passando dai 16 ai 15 anni del 2020.

Ad oggi un bilancio, purtroppo, non positivo. Bambini sempre più piccoli sono vittime di varie forme di aggressione online su social network e app di gioco, adolescenti sempre più giovani si macchiano di reati di pedopornografia di solito imputati ad adulti. Nessuna retrocessione del cyberbullismo e delle violenze online tra coetanei.(b.n.)

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