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Il progetto artistico realizzato sulle Mura Aureliane. I cittadini possono votare la Lupa dell'anno 2025/26.
Il progetto artistico realizzato sulle Mura Aureliane. I cittadini possono votare la Lupa dell'anno 2025/26.
Reinterpretare in chiave contemporanea il potere simbolico della Lupa Capitolina attraverso il coinvolgimento di dieci artisti italiani delle ultime generazioni.
È, questo, lo spirito del progetto artistico e partecipativo "Le 10 Lupe di Roma", una mostra diffusa sulle Mura Aureliane ideata e curata da Spazio Taverna in collaborazione con la Sovrintendenza Capitolina e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura.
Invitati a confrontarsi con l’iconica figura gli artisti hanno realizzato dieci stendardi allestiti sulle dieci porte storiche delle Mura.
Con questo gesto, la città affida a una nuova generazione di artisti il compito di custodire e rinnovare un simbolo fondativo e identitario, riconoscendo il valore sociale dell’arte come strumento capace di orientare lo sguardo verso il futuro e, al tempo stesso, di interpretare il presente.
L’intento del progetto è costruire un legame positivo tra Roma e il linguaggio della contemporaneità, abituando lo sguardo dei cittadini a nuovi codici visivi e ad immaginare il futuro in maniera positiva e attuale.
Per l'edizione di quest’anno, inoltre, cittadini, visitatori e passanti sono invitati a esprimersi e a votare la Lupa dell’anno, attraverso un contest diffuso sui canali social di Roma Capitale e sul sito di Spazio Taverna.
Tra le opere che riceveranno il maggior numero di voti verrà nominata la Lupa Contemporanea dell’anno 2025/2026, simbolo artistico temporaneo di Roma contemporanea.
Gli artisti e le porte
Ruth Beraha - Porta del Popolo
Namsal Siedlecki - Porta Pinciana
Antonio della Guardia - Porta Pia
Agnes Questionmark - Porta Maggiore
Giulia Mangoni - Porta S. Giovanni
Bekhbaatar Enkhtur - Porta Metronia
Lucas Memmola - Porta Latina
Veronica Bisesti - Porta S. Sebastiano
Camilla Alberti - Porta S. Paolo
Valerio Nicolai - Porta Portese
Perché le porte
Le porte sono da sempre un luogo carico di valenze storiche e simboliche: rappresentano uno strumento di separazione e, allo stesso tempo, l'unica modalità di connessione verso l'esterno.
Per questo motivo vengono immaginate come la sede dei dieci stendardi, come soglie tra storia e presente per la città eterna attraversate da cittadini, turisti e pellegrini durante l’Anno Santo 2025.
Il rapporto tra le Mura di Roma e l’arte contemporanea emerge nel gennaio 1974 a Porta Pinciana, dove viene ospitato l’intervento dell’artista Christo, in occasione della mostra Contemporanea, organizzata da Graziella Lonardi e curata da Achille Bonito Oliva.
Il progetto "Le 10 Lupe di Roma" è vincitore dell’Avviso Pubblico “finalizzato alla raccolta di proposte progettuali per la realizzazione di iniziative di interesse per l’Amministrazione capitolina in occasione del Giubileo 2025” promosso da Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
La mostra si chiude con la figura della stilista luganese Elsa Barberis. Le forme semplificate e moderne dei suoi abiti segnano infatti l’inizio, dagli anni Quaranta, di una nuova stagione della moda e inaugurano una nuova maniera di disegnare e vivere gli accessori.