Atletica: Furlani compie l'impresa, è campione mondiale di salto in lungo

Storico trionfo del ventenne azzurro nel lungo con il record personale di 8,39 a Tokyo, oro iridato all’aperto dopo quello indoor nella stessa stagione.

(Prima Pagina News)
Mercoledì 17 Settembre 2025
Roma - 17 set 2025 (Prima Pagina News)

Storico trionfo del ventenne azzurro nel lungo con il record personale di 8,39 a Tokyo, oro iridato all’aperto dopo quello indoor nella stessa stagione.

Storica impresa di Mattia Furlani ai Mondiali di Tokyo. L’azzurro trionfa nel salto in lungo, è medaglia d’oro con il record personale di 8,39 (+0.2), campione del mondo all’aperto dopo aver già vinto quest’anno il titolo iridato indoor.

A vent’anni diventa il più giovane oro di sempre nel lungo maschile, meglio di Carl Lewis che conquistò il successo a Helsinki nel 1983 a 22 anni.

Si qualificano per la finale del triplo il bronzo olimpico Andy Diaz, campione mondiale ed europeo indoor quest’anno, che salta 16,94 (+0.6) al secondo ingresso in pedana dopo aver iniziato con un nullo e anche il bronzo europeo indoor Andrea Dallavalle con un convincente 17,08 (+0.6) al primo tentativo nella gara di esordio stagionale all’aperto.

Nella finale dell’asta undicesima Roberta Bruni con 4,45. Out in semifinale nei 400 ostacoli Ayomide Folorunso (54.37), non lontana dal primato stagionale, Alice Muraro con il secondo tempo in carriera (54.50) e Rebecca Sartori (55.34).

Nelle batterie dei 200 metri eliminati Fausto Desalu, primo degli esclusi per cinque millesimi in 20.43 (+0.1), e Filippo Tortu con 20.49 (0.0), al femminile Dalia Kaddari (23.11/+0.1) e Vittoria Fontana (23.31/0.0). Avanti i due azzurri del triplo, senza particolari problemi e con l’impressione di potersela giocare in finale.

Basta un salto ad Andrea Dallavalle che stampa sulla sabbia la misura di 17,08 (+0.6), appena due centimetri in meno del 17,10 richiesto per la qualificazione diretta. La notizia è che dimostra di essere pienamente competitivo, al debutto nella stagione all’aperto per un’infiammazione al tendine del ginocchio sinistro dopo il bronzo agli Europei indoor, e decide a ragion veduta di rinunciare agli altri tentativi: in classifica si piazza al quarto posto.

“Mi sono presentato qui con buone sensazioni - racconta Dallavalle - e l’obiettivo di fare meno salti possibile è stato raggiunto. In finale servirà qualcosa in più, ma non ho niente da perdere. Quest’anno malgrado l’infortunio ho mantenuto la calma, sapevo che la gara più importante era a fine anno e ho recuperato bene”.

Un segnale positivo arriva anche da Andy Diaz che però non riesce a chiude subito la pratica: nullo il primo salto con il piede ben oltre l’asse di battuta ma vola lontano, ampiamente sopra i diciassette metri. Il tre volte campione della Diamond League, vincitore nella recente finale di Zurigo nonostante la sindrome retto-adduttoria che lo ha condizionato quest’anno, salta in totale sicurezza al secondo perché regala ben 28,9 centimetri allo stacco e atterra a 16,94 (+0.6), poi preferisce fermarsi ed è settimo nel riepilogo complessivo: “La qualificazione è la cosa più difficile, però siamo tranquilli e ci vediamo in finale, sarà tutto diverso. Al primo salto non volevo sbagliare e ho sbagliato, mi sono anche fermato ma ho rimbalzato abbastanza bene, poi il secondo è stato sufficiente”.

Eliminato, tra gli altri, lo spagnolo campione olimpico Jordan Diaz che dà forfeit dopo un nullo.


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