Banche, Meloni: "Fanno sorridere le critiche sulle tasse agli extraprofitti"
"Non c'era un intento punitivo, c'è stata una differenza tra i tassi su mutui e i tassi sui depositi e i conti correnti".
(Prima Pagina News)
Giovedì 04 Gennaio 2024
Roma - 04 gen 2024 (Prima Pagina News)
"Non c'era un intento punitivo, c'è stata una differenza tra i tassi su mutui e i tassi sui depositi e i conti correnti".
"Sugli extraprofitti ho sentito dire un po' di tutto. Mi fa un po' sorridere che i primi a criticare il primo governo che ha avuto coraggio di fare tassazione su banche siano quelli che quando erano al governo hanno preferito fare regali miliardari alle banche. Vale per il Pd, vale per M5s - cintura nera di aiuti alle banche".

Così la premier, Giorgia Meloni, durante la conferenza stampa di fine anno.

"Potrei citare l' obbligo di pos tra gli obiettivi necessari per prendere i soldi del Pnrr, chiaramente con commissioni scaricate su imprese e commercianti. Potrei citare la cessione dei crediti del superbonus, e noi veniamo criticati per la tassazione sulle banche", continua, per poi ricordare che "noi abbiamo applicato una tassa su quello che consideriamo un margine ingiusto. Non c'era un intento punitivo, c'è stata una differenza tra i tassi su mutui e i tassi sui depositi e i conti correnti. La tassa è lì, nessuno ha tolto questa tassa, c'è.

Quello che è cambiato è stata l'aggiunta della possibilità - in alternativa al versamento immediato - di accantonare un importo pari almeno a 2,5 volte l'ammontare della tassazione in una riserva non distribuibile. Vuol dire che quei soldi non possono andare ai compensi dei manager o ai dividendi degli azionisti. Questo comporta che aumentando le riserve aumenterà anche il credito che può essere erogato ai cittadini".

"Per lo Stato è un'operazione win-win. Questo è quello che abbiamo fatto, lo rivendico. Penso si debba riconoscere il coraggio", conclude Meloni.

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