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Ancora una donna ai vertici delle istituzioni calabresi. Da poco più di un mese ormai Anna Maria Stanganelli, 34 anni, originaria di Cinquefrondi, residente a Gioia Tauro in provincia di Reggio Calabria, laureatasi ad appena vent’anni con il massimo dei voti e la lode in Matematica presso l’Università degli studi di Messina, Dottore di ricerca in Matematica e Informatica, docente di ruolo di Matematica nelle scuole superiori e grande esperta di temi sociali legati alla dinamica dello sviluppo calabrese, è il nuovo Garante per la Salute della Regione Calabria.
La nomina di questa giovane donna “prodigio”, dalla storia adamantina e tutta intessuta di passione politica e di impegno sociale, riempie di fatto un vuoto istituzionale pesante, incarico civile che i calabresi aspettavano da 14 anni almeno, e che oggi premia le qualità di una donna protagonista della vita sociale, nel suo caso specifico della Piana di Gioia Tauro, e che da tempo si batte per la legalità e la difesa dei più deboli. Il primo a felicitarsi con i vertici regionali calabresi è stato non a caso il leader del Movimento Diritti Civili Franco Corbelli che parla di questi temi e della urgenza di avere anche in Calabria un Garante della Salute da bel 15 anni.
Già docente universitario a contratto presso il Dipartimento di Giurisprudenza ed Economia dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, nonché presso l’ Università di Messina e l’Università della Calabria, è Cultore della materia e membro delle Commissioni d’esame di insegnamenti afferenti al settore della Geometria. Dal 2014 è entrata a far parte di una short-list con validità undici anni accademici per il conferimento di incarichi di insegnamento presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università LUISS Guido Carli di Roma, e sempre presso la LUISS ha conseguito un Corso di perfezionamento universitario per l’accesso alla dirigenza nella Pubblica Amministrazione.
Un curriculum di tutto rispetto che rende merito ad una designazione così ufficiale e così importante per il ruolo stesso dell’incarico che Anna Stanganelli sarà chiamata a svolgere per i prossimi anni. Autrice di pubblicazioni importanti nell’ambito dell’Algebra e della geometria, la professoressa ha già tenuto varie comunicazioni in Convegni Nazionali e internazionali, ma è stata anche per anni impegnata nel sociale, quale componente della Commissione Episcopale Calabra, nonché in attività di sostegno e volontariato presso la Comunità Incontro per il recupero dei tossicodipendenti di Don Pierino Gelmini.
C’è un dettaglio della sua vita privata che solo in pochi ancora conoscono. Già da ragazza la nuova Garante per la Salute aveva infatti a suo modo battuto dei record personali, che erano frutto soprattutto di tanti anni di studio e di impegno scolastico. Dopo aver conseguito la maturità scientifica con il massimo dei voti, all’età di sedici anni- ci raccontano nel quartiere dove vive- risultando la più giovane diplomata d’Italia, Anna Maria Stanganelli si laurea con lode in Matematica presso l’Università degli studi di Messina appena ventenne, risultando anche la più giovane laureata d’Italia.
Ma non è finita qui.
Borsista post-lauream presso il Consorzio Nazionale delle Telecomunicazioni di Pisa nel 2011, dopo una selezione pubblica nell’ambito di un accordo di cooperazione internazionale tra il Ministero degli Affari Esteri e la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, vive un periodo di formazione all’estero presso l’Ufficio Scientifico dell’Ambasciata Italiana a Londra, ed è quanto basta per darle l’idea di come funzioni il sistema sociale anglosassone. Selezionata tra i migliori laureati d’Italia per la partecipazione alla Terza edizione di Campus Mentis, progetto nazionale organizzato dal Ministro della Gioventù con l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, consegue poi un master per Executives in amministrazione municipale presso la Scuola per giovani amministratori dell’Anci di Roma, e che oggi le sarà utilissimo nel suo nuovo incarico.
-Lei oggi è Garante e Autorità indipendente della Salute della Regione Calabria, si sente pronta?
Non si è mai pronti per quello che ci aspetta. Mi viene in mente Joseph Campbell il quale affermava che “ dobbiamo essere pronti a liberarci della vita che abbiamo programmato per poter avere la vita che ci aspetta”.Le dico cosa farò io, mi impegnerò per riprogrammare la mia vita in funzione di questo delicato incarico, facendomi interprete di coloro che non hanno voce.
-Ha già un’idea delle prime cose a cui penserà di mettere mano?
Certamente si. Mi piacerebbe creare le condizioni indispensabili affinchè un qualunque cittadino calabrese finalmente si possa sentire in qualche modo tutelato e rappresentato da una autorità indipendente quale è quella del Garante regionale della salute, che prenda in carico le sue istanze nei confronti del nostro sistema sanitario.
-Che Sanità vorrebbe poter raccontare?
Una Sanità a misura d’uomo. Sa cosa immagino? Un sistema sanitario vicino ai bisogni di tutti, modulato in difesa degli anziani, dei più deboli, dei bambini, dei disabili, dei malati oncologici, e che spesso vedono negati quei diritti basilari e fondamentali che dovrebbero essere costituzionalmente garantiti.
-Che sanità invece ha conosciuto in questi anni soprattutto dove vive?
Vorrei usare e riprendere le parole del nostro Governatore Roberto Occhiuto, il nostro è un sistema sanitario sotto le macerie, che negli ultimi anni ha prodotto ciò che oggi è sotto gli occhi di tutti.
-Lei crede che la lasceranno libera di fare e di dire quello che pensa?
Le assicuro che respingerò ogni tentativo di strumentalizzazione del mio ruolo.