Caso Pandoro: raggiunto accordo tra Chiara Ferragni e Codacons

Gli acquirenti del Pandoro rappresentati dal Codacons riceveranno ognuno 150 euro come risarcimento.

(Prima Pagina News)
Sabato 28 Dicembre 2024
Roma - 28 dic 2024 (Prima Pagina News)

Gli acquirenti del Pandoro rappresentati dal Codacons riceveranno ognuno 150 euro come risarcimento.

Grazie alla battaglia avviata dal Codacons, unica associazione ad essere intervenuta sul piano giudiziario per il caso del “pandoro-gate”, i consumatori coinvolti nella vicenda hanno finalmente ottenuto piena giustizia. Lo afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, che rivendica il successo dell’iniziativa legale condotta dall’associazione.

“L’accordo con Chiara Ferragni rappresenta un clamoroso successo per tutti quei consumatori che avevano acquistato il pandoro ‘Pink Christmas’ e che, dopo la sanzione dell’Antitrust, si erano rivolti alla nostra associazione allo scopo di ottenere un rimborso” – spiega Rienzi. “Un successo dimostrato dai numeri, che parlano da soli: gli acquirenti del pandoro che chiedevano un rimborso di 5,69 euro, pari alla differenza tra il prezzo del pandoro ‘normale’ Balocco (3,68 euro) e quello griffato Ferragni (9,37 euro), otterranno ora un indennizzo di 150 euro ciascuno, proprio grazie all’accordo raggiunto dal Codacons. Risarcimento che, è bene ribadirlo, andrà ai consumatori, e non certo al Codacons, dal momento che l’accordo con Ferragni non prevede alcun indennizzo all’associazione, ma solo il rimborso delle spese legali sostenute per il procedimento giudiziario, come prevede espressamente la legge”.

“Un risultato che va oltre ogni aspettativa, perché in caso di processo i consumatori coinvolti avrebbero dovuto avviare una lunga trafila giudiziaria per costituirsi parte civile, con spese legali ed esiti del tutto incerti, dal momento che i giudici, come spesso avviene in Italia, avrebbero potuto negare qualsiasi rimborso o risarcimento alle parti” – prosegue Rienzi. “Siamo pienamente soddisfatti dell’intesa raggiunta con Chiara Ferragni, che non cancella assolutamente le irregolarità riscontrate dall’Antitrust, ma consente di riconoscere finalmente e in modo definitivo i danni subiti dai consumatori, garantendo ciò che chiedevamo fin dall’inizio: giustizia per chi, in buona fede, aveva acquistato il pandoro credendo di devolvere soldi all’ospedale Regina Margherita di Torino”.


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