Sei sicuro di voler sbloccare questo articolo?
Male Stellantis, - 2%.
Male Stellantis, - 2%.
Dopo un avvio positivo, Piazza Affari torna sotto il segno della negatività attestandosi sul -0,5%. L'andamento è condizionato dalle banche, con i cali di Mps e Bper (-1,5%), Popolare Sondrio, Intesa e Unicredit (-1,4%). Mediobanca (-1,1%) e Banco Bpm (-0,9%).
Male anche Stellantis, che perde il 2%, mentre Amplifon e Tim segnano entrambe -1,6%. Lo Spread tra Btp e Bund si attesta sui 122 punti, con il rendimento del Titolo di Stato italiano a dieci anni che si porta sul 3,81%.
Intanto, le Borse europee tornano ad alzare la testa, a seguito del panico causato dai dazi annunciati da Donald Trump, e dalla conseguente guerra commerciale, che hanno bruciato oltre 1.900 miliardi di valore. Al top Francoforte (+1,2%), Parigi e Londra (+1,1% entrambe) e Milano (+0,7%) che riduce il suo rialzo con le banche, mentre Madrid segna -0,31%. Andamento positivo anche per i future statunitensi.
E' atteso per questa mattina l'intervento del Vicepresidente della Banca Centrale Europea, Luis De Guindos, che potrebbe dare il via a nuovi tagli dei tassi.
Lo Spread tra Btp e Bund si attesta sui 122,1 punti base, con il rendimento del Titolo italiano a 10 anni che è al 3,8%, in ribasso di 6,2 punti, mentre quello tedesco è al 2,58% (-2,9 punti). Il dollaro è debole: viene scambiato a 0,91 euro e 0,78 sterline.
Per quanto riguarda il settore dell'energia, il greggio risulta essere poco mosso (+0,23% a 60,84 dollari al barile), mentre il gas naturale vira in negativo -1,47% a 36,46 euro al MWh). L'oro segna -0,94%.
Risultati positivi per le aziende del settore della Difesa, da Saab (+5,81%) a Rolls-Royce (+4,69%), Rheinmetall (+4,42%) e Leonardo (+3,66%). Bene anche i produttori di semiconduttori Asml (+3,96%), Be (+2,93%) ed Stm (+1,49%).
Per quanto riguarda le Banche, a Piazza Affari virano sul negativo, dopo un avvio tonico: Unicredit si trova in parità, mentre Intesa Sanpaolo perde lo 0,12%, Mps lo 0,25%, Bper lo 0,65% e Popolare Sondrio l'1,22%. Resta positiva, invece, Bpm, che segna +0,3%. Questa mattina, con il Ftse Mib che segnava +1,75% a 33.428 punti, Unicredit aveva guadagnato il 2,5%, Mps il 2,2%, Popolare Sondrio l'1,88%, Bper l'1,54%, Banco Bpm l'1,42% e Intesa l'1,32%.
Durante lo scorso weekend, il patron di Tesla e capo del Dipartimento di Efficienza Governativa Usa Elon Musk ha cercato di convincere il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, a revocare i dazi imposti la scorsa settimana. Fino ad oggi, tuttavia, questo tentativo non ha registrato alcun successo. E' quanto fa sapere il Washington Post, riportando sue fonti anonime.
La rotta di collisione sui dazi, priorità per l'amministrazione Trump, è il disaccordo più importante tra il tycoon e l'imprenditore sudafricano naturalizzato statunitense. A causa delle reazioni negative alla nomina di Musk a consigliere speciale di Trump, le azioni di Tesla hanno visto un crollo di più del 42% dall'inizio di quest'anno, venendo scambiate a 233,29 dollari, mentre le vendite hanno registrato un tracollo nel primo trimestre.
Le Borse tentano il rimbalzo, dopo le giornate nere seguite all'introduzione dei dazi Usa da parte di Donald Trump. Le Borse europee confermano l'intenzione di volersi risollevare: Piazza Affari, dopo le pesanti débacles dei giorni scorsi, segna +1,24% a pochi minuti dall'inizio delle contrattazioni. Per quanto riguarda i titoli del listino, al top Iveco (+4,62%), Stm (+4,49%), Leonardo (+3,89%) e Bper (+3,62%), male Inwit (-1,72%), Snam (-1,42%), Terna (-1.28%) ed Hera (-0,99%).
Anche le altre Piazze europee stanno tentando di risollevarsi: Francoforte segna +1,17%, Parigi +1,66%, Londra +1,25%, Madrid +0,57%. Apertura positiva anche per Zurigo (+1,67%) e Amsterdam (+1,58%).
Per quanto riguarda le Borse asiatiche, Tokyo cerca di recuperare, dopo il terzo risultato negativo giornaliero di sempre ottenuto ieri, con gli investitori che mostrano ottimismo in merito ad un imminente negoziato tra Giappone e Usa per limitare l'impatto dei dazi annunciati dall'amministrazione americana, guidata da Donald Trump. L'indice Nikkei registra il +6,03%, a 33.012.58 punti, con un guadagno di 1.876. In merito ai cambi, lo yen è svalutato sul dollaro, a 147,50, e sull'euro a 161,80.
Va malissimo, invece, per lo Straits Times Index (Sti) della Borsa di Singapore, che subisce un tracollo dell'8,5% all'apertura delle contrattazioni, segnando la peggiore apertura dal -8,9% del 24 ottobre 2008, nel corso della crisi finanziaria globale dovuta allo scoppio della bolla dei mutui subprime e del fallimento della Lehman Brothers. Il calo di oggi, dovuto al panico scatenato dai dazi annunciati da Trump, ha superato anche il -8,4% registrato il 23 marzo 2020, per la svendita dei mercati dovuta alla pandemia di Covid-19.
Risultati più che negativi anche per la Borsa indonesiana, le cui azioni, all'apertura delle contrattazioni, che ripartono dopo la pausa festiva iniziata il 28 marzo, segnano un crollo di ben oltre il 9%, portando alla sospensione degli scambi. In particolare, l'indice Jakarta Composite ha segnato -9,19%, a 5.912,06 punti. Secondo quanto ha fatto sapere la società di gestione, le contrattazioni sono state sospese per 30 minuti, prima di ripartire.
Criptovalute in rialzo, mentre si stanno valutando le ipotesi di trattative sui dazi annunciati da Trump: il Bitcoin segna il +1% a 79.714 dollari, dopo che ieri aveva toccato il minimo di 77.000 dollari. Bene anche Ethereum (+0,9%), Binance (+1,3%), Solana (+2,5%) e Dogecoin (+0,1%).
L'oro si riporta sopra i 3mila dollari, dopo che ieri era sceso al di sotto di questa soglia: il Gold spot, cioè il metallo prezioso con consegna immediata, è sui 3.005,41 dollari, in aumento dello 0,74%, mentre l'oro con consegna prevista a giugno (Comex) viene scambiato a 3.020,60 dollari (+1,58%).
Anche il prezzo del petrolio è in aumento questa mattina: il Wti con consegna a maggio viene scambiato a 61,39 dollari al barile, in aumento dell'1,14%, mentre il Brent con consegna a giugno viene scambiato a 64,88 dollari al barile (+1,04%).