NATO: Al via la Baltops 25

Cinquanta navi, sottomarini e imbarcazioni di supporto, più di due dozzine di aerei e circa 9mila militari provenienti da 17 nazioni. Questo lo schieramento che ha visto in mare le forze aeronavali impegnate nell'esercitazione NATO denominata Baltops giunta alla sua 54° edizione sviluppata su un'area che va dallo Jutland e dal Grande Belt a ovest fino alla baia di Danzica

di Renato Narciso
Venerdì 20 Giugno 2025
Londra - 20 giu 2025 (Prima Pagina News)

Cinquanta navi, sottomarini e imbarcazioni di supporto, più di due dozzine di aerei e circa 9mila militari provenienti da 17 nazioni. Questo lo schieramento che ha visto in mare le forze aeronavali impegnate nell'esercitazione NATO denominata Baltops giunta alla sua 54° edizione sviluppata su un'area che va dallo Jutland e dal Grande Belt a ovest fino alla baia di Danzica

Cinquanta navi, sottomarini e imbarcazioni di supporto, più di due dozzine di aerei e circa 9mila militari provenienti da 17 nazioni. Questo lo schieramento che ha visto in mare le forze aeronavali impegnate nell'esercitazione NATO denominata Baltops, attiva fin dai primi anni '70 e giunta alla sua 54° edizione. La Baltops si è sviluppata su un'area che va dallo Jutland e dal Grande Belt a ovest fino alla baia di Danzica, circa 40mila miglia quadrate, quasi come la superficie dei Paesi Bassi. Sei motovedette P2000 della Royal Navy appartenenti allo squadrone delle forze costiere sono state impegnate a Baltops e concluderanno le operazioni prendendo parte al più grande festival di vela/yacht del mondo, la Kiel Week, che inizierà sabato nell'omonimo porto tedesco. Le navi veloci – HMS Archer, Biter, Dasher, Example, Pursuer e Smiter – sono pienamente impegnate nell'esercitazione; due di esse stanno svolgendo un profondo lavoro con il Mine Threat and Exploitation Group della Royal Navy, che ha utilizzato le imbarcazioni come rampe di lancio per le più recenti tecnologie robotiche che monitorano il campo di battaglia sottomarino tramite veicoli sottomarini senza equipaggio (UUV). La HMS Dasher invece, hanno risposto a una richiesta di soccorso simulata da parte di sottomarini svedesi. L'operazione ha rappresentato il primo rifornimento mai effettuato da una classe di motovedette veloci e da un sottomarino nei loro quasi 40 anni di carriera, inviando caffè macinato ai loro alleati in mezzo al mare. Le restanti quattro imbarcazioni operano con droni di superficie e aerei (velivoli senza equipaggio o UAV) della Marina USA, "attaccando" frequentemente i partecipanti per testare le loro risposte di fronte a velivoli piccoli, veloci e altamente manovrabili, intenzionati a danneggiare navi da guerra molto più potenti.


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