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I comandanti delle sette forze aeree facenti parte di tale struttura, si sono ritrovati presso il Comando della 1a Regione Aerea, per confrontarsi sullo stato di avanzamento dei programmi congiunti in atto e definire i progetti futuri alla luce degli attuali scenari internazionali
I comandanti delle sette forze aeree facenti parte di tale struttura, si sono ritrovati presso il Comando della 1a Regione Aerea, per confrontarsi sullo stato di avanzamento dei programmi congiunti in atto e definire i progetti futuri alla luce degli attuali scenari internazionali
Si è svolto ieri, 20 giugno 2024, presso la sala della Vittoria Atlantica del Comando della 1aRegione Aerea, l’incontro dell’European Air Group Steering Group, composto dai Capi di Stato Maggiore delle forze aree di Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito. Lo Steering Group, presieduto dal Direttore dell’EAG, luogotenente generale Ingo Gerhartz Comandante delle Forze Aree tedesche, è il più alto organismo di indirizzo strategico dell’EAG e si riunisce annualmente per confrontarsi sullo stato di avanzamento dei programmi congiunti in atto e definire i progetti da avviare in futuro, tenendo in considerazione le necessità delle principali Componenti Aeree europee, costantemente adattate all’evoluzione degli scenari internazionali in atto. L’EAG intraprende progetti e studi per identificare modi realistici per migliorare l’interoperabilità tra i Paesi membri. Coordina lo sviluppo degli accordi tecnici legalmente validi e approvati e produce manuali e guide di pianificazione che consentono una maggiore interoperabilità. L’EAG sperimenta i suoi prodotti e le sue procedure sotto gli auspici della serie di esercizi VOLCANEX. L’EAG attualmente è impegnata in un portafoglio di progetti, basati su quattro pilastri fondamentali: operazioni aeree; protezione della forza; logistica e medicina aerea; comunicazioni, sistemi informativi e collegamento dati tattici. L’organismo è stato il catalizzatore per la creazione del European Air Trasport Command (EATC) e il European Personnel Recovery Centre (EPRC) che forniscono esempi concreti di successo di interoperabilità derivante dai progetti EAG. Tra i principali temi affrontati si segnalano l’avvio di numerose iniziative per declinare in maniera pratica ed efficace il concetto generale dell’Agile Combat Employment della NATO, teso ad incrementare la flessibilità e dinamicità di impiego delle Componenti Aeree dal punto di vista logistico-infrastrutturale, addestrativo, degli standard tecnici (c.d. cross-servicing e cross-maintanance degli aeromobili), dell’uso collettivo delle attrezzature di supporto a terra (GSE) nonché delle procedure operative da impiegare. Il tutto con il chiaro obiettivo di ricercare una costante crescente interoperabilità delle Forze Aeree alleate. Altri argomenti trattati sono stati lo sviluppo della collaborazione e integrazione delle operazioni di terra del velivolo F-35 in Europa, ma anche la ricerca di soluzioni orientate al massimo livello di protezione cyber delle Basi nonché, favorire la massima flessibilità (in collaborazione con le autorità civili) dello spazio aereo al fine di migliorare la rapidità e la quantità di opportunità per svolgere attività di addestramento congiunto.