Governo: questo pomeriggio il Cdm a Cutro, al centro la questione migranti
Meloni: "Serve a dare un segnale di concretezza".
(Prima Pagina News)
Giovedì 09 Marzo 2023
Crotone - 09 mar 2023 (Prima Pagina News)
Meloni: "Serve a dare un segnale di concretezza".
Il Consiglio dei Ministri si riunirà questo pomeriggio a Cutro, nel Crotonese, teatro del tragico naufragio di migranti avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 febbraio, in cui sono morte oltre 70 persone. Servirà “per dare un segnale di concretezza”, ha fatto sapere la premier, Giorgia Meloni.

Nel corso del Consiglio sarà presentato il nuovo decreto sulla questione migranti, che prevede l'inasprimento di pene per gli scafisti - che sono ritenuti la “causa principale, immediata e diretta”, ha detto il Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi - e agevolazioni a favore delle immigrazioni legali, con l'intensificazione dei corridoi umanitari e la semplificazione degli aspetti procedurali.

Si tratta, quindi, di una risposta concreta ai decessi in mare, un impegno da parte del governo - che ha anche chiamato in causa l'Europa - affinché tragedie come quella di Cutro non si ripetano più.

Per quanto riguarda la modifica del decreto Flussi, ha detto il Sottosegretario dell'Interno, Nicola Molteni, il governo vuole “velocizzare il meccanismo di applicazione delle quote”, non aumentarne il numero. Per quest'anno, secondo quanto previsto dall'ultimo decreto, gli ingressi regolari in Italia saranno 82.700.

Più nello specifico, il decreto Flussi avrà una durata di tre anni, dal 2023 al 2025, e le quote preferenziali, è scritto nella bozza che sarà esaminata oggi, “sono assegnate, in via preferenziale, ai lavoratori di Stati che, anche in collaborazione con lo Stato italiano, promuovono per i propri cittadini campagne mediatiche aventi ad oggetto i rischi per l’incolumità personale derivanti dall’inserimento in traffici migratori irregolari”.

“Chiunque, in violazione delle disposizioni del presente testo unico, promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato ovvero compie altri atti diretti a procurarne illegalmente l’ingresso nel territorio dello Stato, ovvero di altro Stato del quale la persona non è cittadina o non ha titolo di residenza permanente, quando il trasporto o l’ingresso sono attuati con modalità tali da esporre le persone a pericolo per la loro vita o per la loro incolumità o sottoponendole a trattamento inumano o degradante, è punito con la reclusione da venti a trenta anni se dal fatto deriva, quale conseguenza non voluta, la morte di più persone.

La stessa pena si applica se dal fatto derivano la morte di una o più persone e lesioni gravi o gravissime a una o più persone. Se dal fatto deriva la morte di una sola persona, si applica la pena della reclusione da quindici a ventiquattro anni. Se derivano lesioni gravi o gravissime a una o più persone, si applica la pena della reclusione da dieci a venti anni”, prosegue.

Un ruolo lo avrà anche la Marina: questa, secondo la bozza, “definisce e aggiorna la situazione marittima nazionale da condividere in ambito intergovernativo, anche mediante l’aggregazione integrata delle informazioni acquisite dalle amministrazioni statali che esercitano competenze in materia marittima. Per tali finalità si avvale del Dispositivo integrato interministeriale di sorveglianza marittima, quale supporto tecnologico di connessione dei sistemi in uso dalle citate amministrazioni, costituito presso il Comando in capo della squadra navale, le cui modalità attuative, senza oneri aggiuntivi a carico della finanza pubblica, sono definite con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro della Difesa, di concerto con i ministri interessati”.

“I datori di lavoro che hanno presentato regolare domanda per l’assegnazione di lavoratori agricoli e che non sono risultati assegnatari di tutta o di parte della manodopera oggetto della domanda, possono ottenere, sulla base di quanto previsto dai successivi decreti sui flussi emanati nel corso del triennio, l’assegnazione dei lavoratori richiesti con priorità rispetto ai nuovi richiedenti, nei limiti della quota assegnata al settore agricolo”.

I controlli su pesca, commercio e somministrazione del pescato, e la verifica su eventuali infrazioni, saranno condotti, “compatibilmente con i preminenti compiti militari”, anche dai “comandanti delle navi da guerra al di fuori delle acque territoriali e dell’area di mare internazionalmente definita come zona contigua”.

Al Consiglio dei Ministri non parteciperà il Sindaco di Crotone, Vincenzo Voce: “No, non mi hanno invitato. E’ strano, perché Crotone ha fatto la parte principale in questa tragedia. Uno sgarbo istituzionale, mettiamola in questo modo”, ha detto ai microfoni del programma di Rai3 "Agorà".

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