Latina: "Consegna i gioielli per il tuo bene", arrestati tre truffatori

Contattavano i cittadini, fingendosi Carabinieri e usando una numerazione contraffatta, per paventare gravi conseguenze giudiziarie in assenza di un immediato "intervento economico".

(Prima Pagina News)
Lunedì 13 Ottobre 2025
Latina - 13 ott 2025 (Prima Pagina News)

Contattavano i cittadini, fingendosi Carabinieri e usando una numerazione contraffatta, per paventare gravi conseguenze giudiziarie in assenza di un immediato "intervento economico".

I poliziotti della questura di Latina hanno arrestato tre uomini, ritenuti responsabili di aver messo a segno la truffa del "finto carabiniere" ai danni di una signora anziana di Gaeta.

L'indagine si avvia dopo numerose segnalazioni ricevute dal commissariato di Gaeta: i truffatori contattavano i cittadini, fingendosi Carabinieri e usando una numerazione contraffatta, per paventare gravi conseguenze giudiziarie in assenza di un immediato "intervento economico".

Nonostante le campagne informative, un'anziana di Gaeta è purtroppo caduta nel tranello. La truffa si è svolta in due fasi, basate prima sulla manipolazione psicologica e poi sulla richiesta di denaro e preziosi. I malviventi hanno convinto la vittima che la consegna dei suoi gioielli e del denaro fosse "per il suo bene e i suoi interessi".

A sostegno della richiesta, avevano inventato che, dopo l'arresto di due cittadini algerini, era stata sequestrata un'agenda con l'indirizzo dell'anziana. Dunque, doveva consegnare quanto aveva in casa a un "collega" per motivi di sicurezza.

Non contenti, il giorno seguente i truffatori hanno ricontattato la signora per convincerla a recarsi in banca ed effettuare due bonifici consistenti in favore di uno degli indagati. Solo in quel momento la donna si è resa conto del raggiro e ha allertato la Polizia di Stato.

Le indagini successive, che hanno incluso accertamenti bancari, perquisizioni e verifiche tecniche sugli smartphone, hanno permesso di identificare i tre responsabili.

La procura di Cassino ha emesso misure cautelari di custodia in carcere per due indagati e arresti domiciliari con braccialetto elettronico per il terzo.

La Polizia di Stato rammenta che le Forze dell’ordine non operano in questo modo e che nessuno può chiedere soldi per nessun motivo. Se si hanno dubbi sulle persone che si incontrano, che vogliono entrare in casa o telefonano presentandosi come avvocati o Forze dell’ordine, è bene telefonare al Numero unico di emergenza 112.


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