Manovra, disabilità: oltre tremila persone attese in piazza con l'Ente Nazionale Sordi, "governo dimostri che non siamo invisibili"

"Non chiediamo favori, vogliamo vivere come gli altri cittadini".

(Prima Pagina News)
Martedì 26 Novembre 2024
Roma - 26 nov 2024 (Prima Pagina News)

"Non chiediamo favori, vogliamo vivere come gli altri cittadini".

Oltre 3000 persone, provenienti da ogni parte d’Italia, si raduneranno mercoledì 27 novembre in Piazza dei Santi Apostoli a Roma per partecipare alla manifestazione nazionale promossa dall’Ente Nazionale Sordi (ENS). L’obiettivo è chiaro: ottenere risposte tangibili da parte del Governo sui diritti della comunità sorda italiana, troppo spesso ignorata.

 

“Non siamo invisibili e vogliamo che il Governo lo dimostri con fatti concreti,” ha dichiarato il Presidente ENS, Raffaele Cagnazzo. “Le persone sorde si scontrano ogni giorno con ostacoli che limitano diritti essenziali, come l’accesso all’informazione e all’istruzione, e la piena inclusione sociale. Non stiamo chiedendo favori, ma la possibilità di vivere alla pari degli altri cittadini.”

 

Diritti negati e storie di esclusione

La sordità è una disabilità che non si vede, ma che incide profondamente sulla vita delle persone. La mancanza di accesso a informazioni fondamentali, come gli aggiornamenti su emergenze o avvisi di sicurezza, amplifica il senso di isolamento. Tra gli esempi più emblematici, l’assenza di sottotitoli nei discorsi istituzionali e la limitata disponibilità di interpreti LIS durante eventi pubblici.

 

Anche nel mondo del lavoro le difficoltà sono molteplici. Sebbene la legge 68/1999 sia stata pensata per agevolare il collocamento mirato delle persone con disabilità, il suo impatto sulla comunità sorda è stato limitato. Il tasso di disoccupazione resta elevato, alimentato da una formazione poco accessibile e da pregiudizi radicati.

 

“Il lavoro non è un privilegio, ma un diritto che deve essere garantito a tutti,” ha aggiunto Cagnazzo. “Le persone sorde continuano a essere escluse perché mancano le condizioni per permettere loro di accedere e partecipare al mondo del lavoro in modo equo, dalle selezioni in LIS fino agli ambienti adeguatamente accessibili. È tempo di cambiare.”

 

Un appello al Governo

“La sordità non può continuare a essere ignorata,” ha concluso il Presidente ENS. “Ci aspettiamo un intervento deciso da parte del Governo e del Parlamento per rimuovere le barriere e garantire una vera inclusione. Questa manifestazione vuole essere un segnale forte: l’inclusione non può essere solo una parola, ma deve tradursi in azioni concrete.”


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