Mestre: tre minorenni tra le vittime dell'incidente, 5 feriti in gravi condizioni
Zaia: "Penso che debba esserci un lutto nazionale".
(Prima Pagina News)
Mercoledì 04 Ottobre 2023
Venezia - 04 ott 2023 (Prima Pagina News)
Zaia: "Penso che debba esserci un lutto nazionale".
Anche tre minorenni - un neonato, un 12enne e un'altra ragazza - sono tra le vittime del tragico incidente avvenuto ieri sera a Mestre (Ve), dove un autobus è precipitato dal cavalcavia della Libertà, per poi prendere fuoco.

I feriti sono 15, 5 dei quali gravi. Quattro sono ricoverati presso le strutture ospedaliere di Mestre, Treviso, Padova, Mirano e Dolo.

I passeggeri che si trovavano su quell'autobus erano tutti ospitati presso il campeggio "Hu" di Marghera (Ve).

Tra i morti c'è anche l'autista, Alberto Rizzotto, un 40enne del Trevigiano, unico italiano delle vittime. I suoi colleghi sono in stato di shock: secondo quanto riferiscono, Rizzotto era un esperto, operativo da 7 anni. Sulla tragedia, la Procura di Venezia ha aperto un'indagine: l'ipotesi ancora in piedi è che Rizzotto abbia accusato un malore. I morti sono stati estratti dall'autobus, che è stato rimosso verso le 5 di stamattina.

"E' stato un lavoro complicato", hanno spiegato i soccorritori presenti sul posto, aggiungendo che si è trattato di "una tragedia di giovani, salvo qualche adulto".

L'autobus era elettrico e, al momento dell'impatto con la strada, le batterie sono andate in fiamme. Al momento, sono in corso le operazioni volte ad accertare l'identità delle vittime: i poliziotti della Questura sono entrati in possesso degli elenchi degli ospiti del campeggio.

"L'autobus era nuovo e lui era bravo", ha detto l'amministratore delegato de La Linea, Massimo Fiorese. Rizzotto era in servizio da 90 minuti, per cui si tende ad escludere l'ipotesi che abbia avuto un colpo di sonno mentre era alla guida. "Shuttle to Venice", cioè "Navetta per Venezia", aveva scritto l'uomo su Facebook prima di morire.

Per il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, Rizzotto potrebbe aver avuto un malore. Anche le immagini di un video divulgato sembrano avvalorare questa ipotesi: "Si vede il pullman, un mezzo molto pesante perché elettrico, poco prima di cadere dal cavalcavia. Il mezzo arriva, rallenta, frena. È quasi fermo quando sfonda il guard rail", ha detto l'ad de La Linea, Massimo Fiorese.

Le mmagini di un video della "Smart Control Room" del Comune di Venezia mostrano il momento in cui l'autobus è precipitato dal cavalcavia. La telecamera punta la base della rampa che collega Mestre con Venezia e fa vedere la sommità del cavalcavia, nella discesa verso la bretella per l'A4. Si vede l'autobus che ne affianca un altro, forse fermo al semaforo in direzione sinistra verso Marghera, che ha inserito la freccia.

Subito dopo, l'autobus si piega e precipita, mentre l'altro si ferma subito e aziona lo stop. Davanti a loro non ci sono altri veicoli.

Il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha indetto il lutto cittadino per "l'immane tragedia che ha colpito questa sera la nostra comunità e in memoria delle numerose vittime che erano nell'autobus caduto. Una scena apocalittica, non ci sono parole".

Gli investigatori, intanto, stanno indagando per capire la dinamica dell'incidente. Sono in corso i rilevamenti da parte della Polizia Stradale: bisogna capire la traiettoria della caduta e in che condizioni sia il manto stradale. Sembra che non ci sia alcun segno di frenata, e al momento l'unica ipotesi accreditabile è che Rizzotto abbia accusato un malore.

"Noi allo stato non siamo in grado di fare una ricostruzione precisa degli avvenimenti", ha detto il Procuratore capo di Venezia, Bruno Chierchi, aggiungendo che oggi sarà eseguito un riesame dell'intera vicenda. L'Asaps (Associazione attiva nel settore della sicurezza stradale), fa notare che il guard rail è "troppo basso per contenere un veicolo di quel peso". Anche l'ad de La Linea, Massimo Fiorese, ha evidenziato che "le immagini dei filmati che abbiamo visionato mostrano il pullman che si appoggia alla protezione che è quasi una ringhiera".

Il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha dichiarato che e "non è un problema di guardrail" . "E' presto per dare commenti, qualcuno mi dice che le batterie elettriche prendono fuoco più velocemente di altre forme di alimentazione e in un momento in cui si dice che tutto deve essere elettrico uno spunto di riflessione è il caso di farlo", ha continuato Salvini.

Tra i feriti ci sono anche quattro adulti e due minorenni tedeschi, fratelli, di 13 e 7 anni. I due ragazzini hanno rimediato una frattura del femore e traumi lombari, sono stati sottoposti ad un'operazione in nottata e, adesso, sono fuori pericolo. I due hanno perso i genitori, per cui è stato disposto il supporto psicologico.

I quattro adulti sono tre spagnoli e un ucraino: una donna spagnola ha riportato ustioni sul 60% del corpo ed è attualmente ricoverata presso il Centro Grandi Ustionati di Padova, gli altri tre hanno rimediato fratture costali e alle vertebre, e sono ricoverati in prognosi riservata, in terapia intensiva.

"È un momento di lutto per tutti, in cui stare in silenzio. Sia il presidente della Regione, sia il Sindaco hanno chiesto alla Presidenza del Consiglio l'indizione di tre giorni di lutto, con bandiere a mezz'asta in tutta la Regione", ha detto alla stampa il Prefetto di Venezia, Michele Di Bari.

Per il Governatore Zaia, bisogna fare di più: "Per quanto mi riguarda, ho fatto issare le bandiere a mezz'asta sugli edifici della regione e l'ho chiesto anche ai sindaci del Veneto. È stato proclamato lutto cittadino ma penso che ci stia anche un lutto nazionale. Di fronte a una tragedia come questa, dobbiamo mostrare rispetto per le vittime, è fondamentale".

L'appello a proclamare il lutto ha incontrato il favore del Presidente di Anci Veneto, che ha chiesto ai Comuni di issare le bandiere a mezz'asta: "Esprimo massimo cordoglio a nome mio, dell'ufficio di presidenza e di tutti i colleghi sindaci per le vittime e i feriti dell'incidente di Mestre, e al contempo invito tutti i Comuni del Veneto a esporre le bandiere a mezz'asta nei propri municipi, in segno di lutto pubblico per la terribile tragedia. Quanto è avvenuto è un evento tremendo e incomprensibile, non posso che portare dunque le mie condoglianze alle famiglie in questo dramma che tocca più nazioni", ha dichiarato Conte in una nota.

Cordoglio e vicinanza sono stati espressi anche dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ieri ha avuto un colloquio telefonico con il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e dalla premier Giorgia Meloni, che ha dichiarato: "Esprimo il più profondo cordoglio, mio personale e del governo tutto, per il grave incidente avvenuto a Mestre. Il pensiero va alle vittime e ai loro famigliari e amici. Sono in stretto contatto con il sindaco Luigi Brugnaro e con il ministro Matteo Piantedosi per seguire le notizie su questa tragedia".

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