Nucleare: La Tuscia in piazza contro il deposito di scorie

Più di 4mila in piazza per protestare contro l'ipotesi di realizzazione di un sito per rifiuti radioattivi. Tra i manifestanti il sindaco di Viterbo Chiara Frontini, il presidente della Provincia Alessandro Romoli, i consiglieri regionali Enrico Panunzi, Daniele Sabatini e Giulio Zelli, i primi cittadini di quasi tutti i comuni della zona e la referente dell’Ordine dei medici di Viterbo Antonella Litta

(Prima Pagina News)
Lunedì 12 Maggio 2025
Corchiano (VT) - 12 mag 2025 (Prima Pagina News)

Più di 4mila in piazza per protestare contro l'ipotesi di realizzazione di un sito per rifiuti radioattivi. Tra i manifestanti il sindaco di Viterbo Chiara Frontini, il presidente della Provincia Alessandro Romoli, i consiglieri regionali Enrico Panunzi, Daniele Sabatini e Giulio Zelli, i primi cittadini di quasi tutti i comuni della zona e la referente dell’Ordine dei medici di Viterbo Antonella Litta

No al deposito di scorie nucleari, la Tuscia non può diventare la discarica radioattiva d’Italia. Il messaggio non potrebbe giungere più chiaro dagli oltre 4mila cittadini affiancati da una quarantina di sindaci di tutta la provincia e da numerosi esponenti politici del territorio, che hanno partecipato alla grande marcia civica organizzata dal biodistretto della via Amerina e delle Forre, e da “Tuscia in Movimento”, che da anni si oppongono al progetto per lo stoccaggio di 95 mila metri cubi di rifiuti radioattivi nel territorio. Un risultato eccezionale se si considera che il numero dei manifestanti era addirittura superiore agli abitanti della stessa Corchiano. Tra le presenze di spicco il sindaco di Viterbo Chiara Frontini, il presidente della Provincia Alessandro Romoli, i consiglieri regionali Enrico Panunzi, Daniele Sabatini e Giulio Zelli, il presidente del biodistretto Famiano Crucianelli, affiancati dai primi cittadini di quasi tutti i comuni della Tuscia, e Antonella Litta, referente dell’Ordine dei medici di Viterbo per le iniziative Ambiente-Salute. Ordine che ha “espresso ferma contrarietà all’individuazione nella provincia di Viterbo di siti per lo stoccaggio di depositi di scorie radioattive a bassa, media ed alta intensità”. In piazza anche l'Arci e i comitati “NO Nucleare” Demetra di Vetralla e "No Scorie" di Gallese e di Viterbo. La manifestazione è partita alle 10:30 dal municipio per poi seguire lungo un percorso circolare di circa 2 km che ha toccato anche l'area protetta del parco delle Forre. Precisa e coordinata l’organizzazione che ha lavorato alacremente affinché la protesta potesse creare una larga partecipazione ed essere inclusiva. Presenti anche delegazioni di comitati civici, sindacati come CGIL e UILA, braccianti agricoli, associazioni ambientaliste e semplici cittadini. Le preoccupazioni di cittadini e amministratori sono forti, questo nonstante il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin durante l’evento “Nuove Energie” svoltosi a Torino lo scorso 5 maggio 2025, abbia dichiarato superata l’idea di un deposito unico nazionale per i rifiuti radioattivi e sorpassata la carta nazionale delle aree idonee-CNAI. La Sogin (Società Gestione Impianti Nucleari) però, ha individuato nel Viterbese ben 21 siti idonei alla realizzazione del deposito e sembra che, al netto delle parole del ministro, la procedura di individuazione dei siti non si sia del tutto fermata. Il territorio della Tuscia è altamente sismico e interessato da attività di tipo vulcanico. Numerosi sono i siti archeologici. La marcia si è conclusa verso le 12:30 nella piazza del Comune ove numerosi sono stati gli interventi istituzionali.


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