Numeri di telefono dei vertici dello Stato sul web: a breve l'informativa della Postale in Procura

Secondo quanto svelato dal Fatto Quotidiano, pagando 50 euro si possono ottenere i contatti personali della premier Meloni o del Capo dello Stato Mattarella. In corso indagini per individuare i responsabili.

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Martedì 08 Aprile 2025
Roma - 08 apr 2025 (Prima Pagina News)

Secondo quanto svelato dal Fatto Quotidiano, pagando 50 euro si possono ottenere i contatti personali della premier Meloni o del Capo dello Stato Mattarella. In corso indagini per individuare i responsabili.

La Polizia Postale ha iniziato a indagare sulla diffusione online dei numeri di telefono personali dei vertici dello Stato, a cui si può accedere pagando 50 euro.

La vicenda è stata rivelata dal Fatto Quotidiano, a seguito di quanto scoperto dall'esperto di informatica Andrea Mavilla. Stando all'articolo, online “c’è, tanto per iniziare, il numero del cellulare del presidente della Repubblica Sergio Mattarella” e “non è quello istituzionale, ma quello che usa per i contatti privati, con gli amici o i familiari”.

Per circa cinquanta euro, inoltre, è possibile aggiungere nella propria rubrica anche “quello della premier Giorgia Meloni”, così come i cellulari del Ministro della Difesa Guido Crosetto, o di quello dell'Interno Matteo Piantedosi.

"Il punto - aggiunge il quotidiano diretto da Marco Travaglio - è che non stiamo neanche parlando di dark web, di siti online complicati da raggiungere, di profili da nascondere per accedervi o di chissà quali capacità informatiche per acquisirli. Avviene tutto alla luce del sole".

Il meccanismo è quello dei "portali di lead generation", di cui il Fatto non ha diffuso i nomi. “Di piattaforme (e plug in) simili ne abbiamo trovate almeno 8. Ne abbiamo testate a fondo tre. Hanno sede in Russia, Israele e Usa“. In base a quanto svelato da Mavilla, la Polizia Postale ha cominciato ad indagare “per verificare la diffusione delle informazioni personali in Rete e la liceità del possesso di tali dati”.

Entro breve tempo, la Postale invierà alla Procura di Roma un'informativa sulle indagini in corso. Gli inquirenti del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche stanno tentando di risalire ai responsabili, che potrebbero essere collegati ad aziende che avrebbero raccolto dati, per capire se i contatti personali dei vertici dello Stato siano stati acquisiti legalmente.


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