Palermo, omicidio Taormina, la sorella: "L'assassino ha puntato la pistola anche contro di me"

"Io l'ho inseguito, lui ha tirato una bottiglia contro mia cognata Desirée".

(Prima Pagina News)
Lunedì 13 Ottobre 2025
Palermo - 13 ott 2025 (Prima Pagina News)

"Io l'ho inseguito, lui ha tirato una bottiglia contro mia cognata Desirée".

"Lo conoscevamo di vista, uno con cento collane d'oro al collo e la barba lunga non passa inosservato. Ha puntato la pistola alla tempia di mio fratello e lo ha ucciso senza motivo.

Io l'ho inseguito, lui ha tirato una bottiglia contro mia cognata Desirée, la fidanzata di Paolo. Io, inseguendolo, ho cercato di tirargliene un'altra. Poi da lontano lui ha puntato la pistola anche contro di me e sono scappata verso il locale".

E' quanto ha detto Sofia Taormina, la sorella di Paolo, il ragazzo di 21 anni ucciso durante la notte di sabato a Palermo.

Sguardo nel vuoto, molte lacrime e poche parole, Sofia è riuscita a parlare circondata dall'affetto delle sue amiche più care: "Paolo era un grande lavoratore, un ragazzo sincero, dedito alla famiglia. Era troppo malato di me, nel senso che aveva un carattere protettivo nei miei confronti e ci volevamo bene da morire", ha dichiarato.

Stando agli inquirenti, in un frame del video di una telecamera di sorveglianza di piazza Spinuzza dove Taormina è stato ucciso, si vede Gaetano Maranzano, arrestato per omicidio, mentre ha in mano la pistola con cui, poco dopo, ucciderà il 21enne, proprietario del pub "O Scruscio", che gestiva insieme a sua sorella. Maranzano gli ha sparato da dietro, alla nuca. A lui, gli inquirenti sono riusciti a risalire proprio grazie al video, e alle testimonianze di molti ragazzi che hanno assistito all'assassinio.

Stando alle immagini delle telecamere, Maranzano, 28 anni, non era solo la notte dell'omicidio: dopo la rissa e il colpo di pistola, diversi giovani, tutti dello Zen, che stavano trascorrendo la serata vicino al pub di Taormina, sono scappati via a bordo di alcuni scooter. Una scena simile a quanto accaduto lo scorso aprile, in seguito alla strage di Monreale.

Nel quartiere Zen sono in corso varie perquisizioni per cercare i ragazzi che erano con Maranzano: diversi ragazzi sono stati portati in caserma per essere sentiti, e hanno fatto ritorno a casa dopo l'interrogatorio.


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