Public Procurement e Intelligenza Artificiale: Il Nuovo Codice degli Appalti tra Trasparenza e Innovazione secondo Roberto Alesse e Stefano Saracchi

L'introduzione dell'Intelligenza Artificiale nel public procurement pone questioni di trasparenza, accessibilità dei codici sorgente e controllo umano sulle decisioni automatizzate. Roberto Alesse, Direttore dell'Agenzia Dogane e Monopoli, e Stefano Saracchi, Direttore Generale della Direzione Centrale Organizzazione e Digital Transformation, analizzano il tema alla luce del nuovo Codice degli Appalti. 

(Prima Pagina News)
Giovedì 06 Marzo 2025
Roma - 06 mar 2025 (Prima Pagina News)

L'introduzione dell'Intelligenza Artificiale nel public procurement pone questioni di trasparenza, accessibilità dei codici sorgente e controllo umano sulle decisioni automatizzate. Roberto Alesse, Direttore dell'Agenzia Dogane e Monopoli, e Stefano Saracchi, Direttore Generale della Direzione Centrale Organizzazione e Digital Transformation, analizzano il tema alla luce del nuovo Codice degli Appalti. 

L’Intelligenza Artificiale (IA) sta rivoluzionando il settore pubblico, in particolare nel campo del public procurement. Con il decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, il legislatore ha introdotto l’obbligo per le amministrazioni pubbliche di garantire trasparenza e accessibilità nel processo decisionale automatizzato, imponendo la disponibilità del codice sorgente delle soluzioni adottate. Questo aspetto, apparentemente volto a rafforzare i principi di accountability, solleva tuttavia diverse criticità operative e giuridiche.

 L’articolo 30 del nuovo Codice degli Appalti impone alle amministrazioni la disponibilità del codice sorgente e della documentazione tecnica necessaria per comprendere le logiche di funzionamento dei sistemi di IA. Questo principio, che punta a garantire un controllo effettivo sui processi decisionali automatizzati, si scontra con la realtà delle tecnologie proprietarie sviluppate dai fornitori internazionali. I sistemi di IA più avanzati, come i Large Language Models (LLM), basano il loro funzionamento su reti neurali addestrate con milioni di parametri, spesso coperti da segreti industriali.

 La normativa italiana si allinea alle disposizioni dell’UE (IA Act), che impone la trasparenza per i sistemi ad alto rischio, ma non risolve il dilemma della protezione della proprietà intellettuale dei modelli sviluppati da aziende private. Uno degli effetti collaterali di questa regolamentazione potrebbe essere un aumento del contenzioso amministrativo.

L’obbligo di rendere accessibili le logiche di funzionamento degli algoritmi potrebbe essere contestato dai fornitori tecnologici, che vedono minacciata la segretezza commerciale dei loro prodotti. D’altra parte, la mancata trasparenza potrebbe essere oggetto di impugnazioni da parte degli operatori economici, che avrebbero difficoltà a verificare la correttezza delle decisioni automatizzate in procedure di gara pubblica.

Sentenze passate del Consiglio di Stato e del TAR Lazio hanno già stabilito il diritto all’accesso agli algoritmi utilizzati nei processi selettivi, segnalando una tendenza giurisprudenziale orientata a garantire la conoscibilità delle decisioni amministrative supportate dall’IA.

L’attuazione concreta dell’articolo 30 sarà un banco di prova per le amministrazioni pubbliche, chiamate a bilanciare innovazione tecnologica e rispetto dei principi di trasparenza e non discriminazione.

 Una possibile soluzione potrebbe essere la creazione di un registro pubblico delle soluzioni di IA adottate, che garantisca un livello di controllo senza compromettere la competitività dei fornitori tecnologici.

L’evoluzione normativa e le interpretazioni giurisprudenziali future saranno decisive per comprendere se questa regolamentazione riuscirà a incentivare l’uso responsabile dell’IA nel public procurement o se, al contrario, costituirà un ostacolo all’adozione di tecnologie avanzate da parte della Pubblica Amministrazione.


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

Agenzia dogane e monopoli
Mef
PPN
Prima Pagina News
Roberto Alesse
Stefano Saracchi

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU