Sharon Stone al Torino Film Festival: “La violenza contro le donne è la causa principale della nostra società”

Sharon Stone, protagonista del Torino Film Festival dove ha ricevuto il premio Stella della Mole e presentato al pubblico il suo film cult "Pronti a Morire" ha fatto una lunga riflessione sul futuro del cinema e la lotta alla violenza contro le donne definita la causa più importante nella società di oggi. 

di Thomas Cardinali
Domenica 24 Novembre 2024
Roma - 24 nov 2024 (Prima Pagina News)

Sharon Stone, protagonista del Torino Film Festival dove ha ricevuto il premio Stella della Mole e presentato al pubblico il suo film cult "Pronti a Morire" ha fatto una lunga riflessione sul futuro del cinema e la lotta alla violenza contro le donne definita la causa più importante nella società di oggi. 

Torino  – Sharon Stone, protagonista del Torino Film Festival dove ha ricevuto il premio Stella della Mole, ha affermato con forza che “il numero uno dei killer per le donne è l’uomo” durante un incontro con il pubblico per il ritiro del premio Stella della Mole e la presentazione di Pronti a Morire (The Quick and the Dead), il celebre western diretto da Sam Raimi. L’attrice ha sottolineato l’importanza per gli uomini di intervenire contro la violenza: “I buoni uomini devono fermare quelli cattivi, e non possiamo più ignorare quando gli uomini sono violenti. Non ci si può più girare dall’altra parte, guardate chi avete accanto. ”

In una riflessione più ampia sulla situazione globale, Stone ha criticato duramente l’America per aver votato Donald Trump, definendo il paese come “un adolescente irrequieto che pensa di sapere tutto” e “arrogante”. Secondo l’attrice, l’America si trova in una fase in cui è incapace di vedere le conseguenze delle proprie azioni e decisioni politiche.

Riflettendo sul suo ruolo di protagonista in Pronti a Morire, che ha presentato al pubblico di Torino, Sharon Stone ha ricordato con entusiasmo la sua esperienza nel film, definendo il personaggio come “un’eroina che affronta la morte con coraggio”. L’attrice ha anche evidenziato il significato di rompere gli stereotipi di genere nei film d’azione, dicendo che “l’idea di una donna forte in un western mi ha dato molta libertà creativa.”

Sul futuro del cinema, Stone ha risposto alle domande riguardo l’impatto della tecnologia e dell’intelligenza artificiale, rassicurando il pubblico che “l’IA potrà aiutare in compiti funzionali, ma non sostituirà mai l’emozione umana.” Il cinema, per Stone, continuerà a essere una forma di espressione autentica e umana, che resisterà a tutte le innovazioni tecnologiche.

L’attrice ha parlato anche delle difficoltà che le donne incontrano nel mondo del cinema, dichiarando che “la resistenza a vedermi in posizioni di potere è stata enorme” e che “non valeva la pena lottare contro l’ignoranza”. Oggi però si sente un’artista completa sotto ogni aspetto ed in primavera tornerà a Roma per una mostra di pittura con le sue opere.

 


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