Tajani: "Non si possono chiedere le dimissioni di Mattarella, Forza Italia è un partito europeista"

"Con la Lega stiamo insieme perché siamo frutto di una coalizione che ha avuto il consenso degli elettori, non dobbiamo però far parte della stessa famiglia europea, dobbiamo sbarazzare il campo dalle cose italiane".

(Prima Pagina News)
Martedì 04 Giugno 2024
Roma - 04 giu 2024 (Prima Pagina News)

"Con la Lega stiamo insieme perché siamo frutto di una coalizione che ha avuto il consenso degli elettori, non dobbiamo però far parte della stessa famiglia europea, dobbiamo sbarazzare il campo dalle cose italiane".

“Ribadisco il pensiero di Forza Italia: siamo un partito europeista, siamo parte della famiglia del Partito popolare europeo che ha dato vita alla famiglia dell’Unione europea. Essere europeisti non significa essere anti italiani.

Non bisogna fare campagna elettorale, ma ricordarsi chi siamo. E le nostre radici sono cristiane: siamo l’unico continente del mondo che non ha la pena di morte, Giovanni Paolo II era un europeista, come papa Ratzinger”.

Così, al Corriere della Sera, il Vicepremier, Ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, Antonio Tajani.

Le critiche della Lega a Mattarella, che aveva esaltato l'apertura dell'Italia all'Europa, non sono state apprezzate da Tajani: “Non si possono chiedere le dimissioni ogni giorno di qualcuno, e poi le richieste di dimissioni del capo dello Stato nel giorno della festa della Repubblica mi sembrano esagerate”. Specialmente se si considera che Mattarella ha fatto riferimento all’articolo 11 della Costituzione, niente di strano”, ha evidenziato il Vicepremier.

Con la Lega, ha aggiunto Tajani, “noi stiamo insieme perchè siamo frutto di una coalizione che ha avuto il consenso degli elettori, non dobbiamo però far parte della stessa famiglia europea, dobbiamo sbarazzare il campo dalle cose italiane”.

Inoltre, il premierato e la riforma della giustizia non sono un attacco al Capo dello Stato: “Nessuna delle riforme che stiamo sostenendo va contro le istituzioni- assicura – non vogliamo spacchettare la Repubblica, serve solo un governo più stabile”.

Per quanto riguarda le armi italiane all'Ucraina, Tajani ha riaffermato: “Siamo convinti sostenitori della indipendenza dell’Ucraina, parteciperò a Berlino alla conferenza per la ricostruzione, invieremo altre armi, compresi i Samp t, ma devono essere utilizzati in territorio ucraino, per abbattere altri missili, prima che atterrino, non bisogna colpire in territorio russo, perchè non siamo in guerra con la Russia”.

Tajani spinge anche per trovare una soluzione alla guerra tra Israele e Hamas: “E’ quello che cercheremo di fare. Noi vogliamo il cessate il fuoco, sosteniamo il progetto americano”.


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