Ucraina: dal Pentagono stop a fornitura di alcune armi Usa

Bloccato l'invio di missili Patriot, munizioni Howitzer ad alto esplosivo, missili Hellfire, sistemi Glmrs, missili aria-terra e lanciagranate.

(Prima Pagina News)
Mercoledì 02 Luglio 2025
Roma - 02 lug 2025 (Prima Pagina News)

Bloccato l'invio di missili Patriot, munizioni Howitzer ad alto esplosivo, missili Hellfire, sistemi Glmrs, missili aria-terra e lanciagranate.

E' arrivato lo stop dal Pentagono all'invio di alcuni missili e munizioni all'Ucraina, per i timori legati alle scorte ridotte per la guerra tra Mosca e Kiev e le operazioni militari in Medio Oriente, in cui gli Usa sono stati impegnati contro gli Houthi e nella difesa di Israele.

Il Pentagono ha bloccato, tra l'altro, l'invio di decine di intercettori Patriot, migliaia di munizioni Howitzer ad alto esplosivo da 11 mm, oltre 100 missili Hellfire, oltre 250 sistemi missilistici a guida di precisione Gmlrs, decine di missili aria-terra (inclusi gli Stinger e gli Aim e quelli usati dagli F-16 ucraini) e lanciagranate.

Il capo del Pentagono, Pete Hegseth, aveva deciso lo stop alle forniture dopo che, alcune settimane fa, aveva ordinato di rivedere le scorte di munizioni americane. Stando ad alcune indiscrezioni, lo stop potrebbe durare fino al completamento della revisione, più a lungo nel caso in cui le munizioni dovessero scarseggiare.

A concedere le forniture di armi era stata la precedente amministrazione, guidata da Joe Biden. Trump non ha approvato neanche un pacchetto di aiuti militari per Kiev.

Non è noto quanto il blocco delle consegne inciderà sulla capacità di Kiev di difendersi, dato che adesso sta ricevendo armi dall'Europa e le produce da sola.

Dopo lo stop di Trump a tutte le consegne a marzo, seguito allo scontro con Volodymyr Zelensky nello Studio Ovale, gli analisti avevano pensato che Kiev sarebbe riuscita a combattere per altri quattro-sei mesi. La pausa era stata revocata sette giorni dopo. Adesso, è arrivato il secondo stop.

Dal 24 febbraio del 2022, giorno di inizio della guerra, Washington è il maggior donatore di armi all'Ucraina, a cui sono stati consegnati sistemi di difesa aerea, droni, lanciarazzi, radar, carri armati e armi anticarro. Queste forniture stanno sollevando da mesi timori in merito allo stato delle scorte statunitensi.

Dal giorno in cui Trump è tornato alla Casa Bianca, però, la situazione è profondamente cambiata rispetto al governo di Joe Biden: il tycoon ha messo in dubbio l'appoggio degli Usa a Kiev.

Secondo quanto riferisce la Cnn, ad aprile, per la prima volta, l'Europa ha superato gli Usa nel totale degli aiuti militari a Kiev, con contributi pari a 72 miliardi di euro (quelli Usa erano a 65 miliardi).


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