Sei sicuro di voler sbloccare questo articolo?
Firmato piano decennale, che prevede l'invio a Kiev di fino a 100 aerei da combattimento Rafale e di altri equipaggiamenti militari.
Firmato piano decennale, che prevede l'invio a Kiev di fino a 100 aerei da combattimento Rafale e di altri equipaggiamenti militari.
E' stato firmato stamani, a porte chiuse, dal Presidente francese Emmanuel Macron e dall'omologo ucraino Volodymyr Zelensky, un memorandum di understanding che prevede un piano di 10 anni a sostegno delle forze armate ucraine.
Al centro dell'accordo proiettato fino a quest'anno c'è l'invio di 100 caccia francesi, ma Macron ha evidenziato che “già quest’anno inizieranno progetti congiunti tra i nostri settori della difesa: produrremo insieme droni intercettori e lavoreremo allo sviluppo di tecnologie e componenti critici che potranno essere integrati nei droni ucraini”.
Nello specifico, l'intesa, firmata sulla pista della base militare di Villacoublay, prevede l'invio a Kiev di fino a 100 aerei da combattimento Rafale e di altri equipaggiamenti militari.
Secondo l'Eliseo, questo è un impulso significativo per l’Ucraina nel contrasto all'invasione russa. L'accordo è arrivato mentre l'esercito di Mosca continua ad attaccare l'Ucraina, colpendo, in modo particolare, le infrastrutture energetiche.
E' un accordo “storico”, che permetterà di sviluppare una partnership strategica “per dieci anni”, ha dichiarato Zelensky in conferenza stampa. “Oggi è un momento speciale, davvero storico per entrambe le nazioni – Francia e Ucraina”, ha scritto il leader di Kiev su Telegram, annunciando l’accordo per “100 aerei Rafale F4 entro il 2035”.
“Abbiamo firmato insieme a Emmanuel Macron una dichiarazione d’intenti sulla cooperazione per l’acquisizione da parte dell’Ucraina di equipaggiamento difensivo. Un documento che offre al nostro Paese la possibilità di acquistare equipaggiamento militare dalla base industriale e tecnologica francese, in particolare 100 aerei Rafale F4 entro il 2035 per l’aviazione da combattimento ucraina, sistemi di difesa aerea SAMP-T, radar per i sistemi di difesa aerea, missili aria-aria e bombe aeree”, ha poi annunciato.
“Già quest’anno inizieranno progetti congiunti tra i nostri settori della difesa: produrremo insieme droni intercettori e lavoreremo allo sviluppo di tecnologie e componenti critici che potranno essere integrati nei droni ucraini”, ha precisato.
Oggi “è un grande giorno”, ha commentato Macron. Il leader parigino ha spiegato i termini dell’accordo, menzionando la fornitura di “droni, intercettori di droni, bombe guidate e impegni di produzione ” e “l’acquisizione di nuovi sistemi di difesa aerea”, tutto materiale che sarà dispiegato sul territorio ucraino dal prossimo anno.
“Questo accordo dimostra l’impegno della Francia nel porre la sua eccellenza industriale e tecnologica al centro dell’Ucraina e dell’Europa”, ha poi evidenziato Macron, esortando ad agire per una pace “giusta e duratura”.
“Spero che la pace venga raggiunta prima del 2027. E penso che gli ultimi mesi siano stati segnati da decisioni che hanno rappresentato veri e propri punti di svolta” nella guerra, ha detto ancora Macron in conferenza stampa.
Le sanzioni contro Mosca, ha evidenziato, sono elementi cruciali, che stanno entrando in vigore o stanno per essere rinforzate, specialmente da parte degli Usa, “contro i principali finanziatori dello sforzo bellico russo”.
“Da parte mia, resto altrettanto determinato a raggiungere questa pace”, ha continuato. “Penso che dobbiamo continuare ad aumentare la pressione, come stiamo facendo attraverso le sanzioni e la lotta contro la flotta ombra”, che permette a Mosca di vendere petrolio e avere altri fondi.
“Abbiamo bisogno di un esercito ucraino in grado di scoraggiare qualsiasi nuova incursione e di dotare l’esercito ucraino di capacità di difesa proprie per proteggere il proprio spazio aereo”, ha proseguito.
“L’Ucraina appartiene alla famiglia europea, non solo geograficamente ma anche per i suoi valori, la sua storia e il suo coraggio”, ha continuato Macron, in merito all'adesione di Kiev all'Ue.
“Il percorso verso l’Unione europea sarà impegnativo e richiederà profonde riforme in materia di trasparenza, governance, lotta alla corruzione e stato di diritto”, ha detto ancora il leader francese, aggiungendo di confidare “pienamente nel presidente Zelensky e nel popolo ucraino affinché soddisfino queste condizioni”.
Dall'altra parte, Zelensky ha detto che non sono stati presi provvedimenti sufficienti per liberare la governance di Kiev dalla corruzione, e saranno fatti altri sforzi in questo senso: “Se sia sufficiente o meno? No, non lo è”, ha detto Zelensky, rispondendo ad un giornalista. “Continueremo a prendere le misure appropriate”.
APPUNTAMENTI IN AGENDA